Bullismo in città, Pd: “Più controlli ma anche più cultura”

Bulli in centro storico, interviene il Partito Democratico di Lucca. “In un centro storico che anno dopo anno – dicono la segretaria del circolo centro storico Federica Pierotti e il segretario comunale Francesco Bambini – ha visto il restauro e la restituzione alla fruizione pubblica di splendide piazze e negli ultimi giorni anche dei sotterranei delle mura, resta ancora oggi il problema degli atti di vandalismo, bullismo e vera e propria violenza, condotti da squadre di giovani italiani e stranieri. Oltre a quelli che sono stati oggetto di denuncia, o apparsi sugli organi d’informazione, per ultimo proprio in questi giorni la denuncia molto dettagliata e accorata di un genitore il cui figliolo è’ stato duramente pestato da una di queste squadre, diverse sono le segnalazioni che ci vengono da parte di singoli cittadini”.
“Il lavoro di controllo e prevenzione svolto fino ad ora proseguono gli esponenti Pd – non è stato sufficiente ad arginare un fenomeno che preoccupa sempre più e che rischia di condizionare la qualità della vita di molte persone a partire dai giovani che vorrebbero solo poter fruire liberamente e in serenità di questa città Riteniamo pertanto che l’opera insostituibile di prevenzione delle forze di polizia e carabinieri debba essere intensificata, così come debbano anche essere rafforzati i controlli, adottando anche provvedimenti come quelli assunti proprio in questi giorni una volta che siano stati individuati ed identificati i colpevoli”.
“Siamo però altrettanto consapevoli – concludono Pierotti e Bambini – che accanto a una opera di polizia debba essere migliorata e incentivata una operazione culturale, di formazione dei giovani, di prevenzione e contrasto al disagio giovanile. L’impostazione portata avanti dal governo di investire oltre sulla sicurezza anche sulla cultura deve essere calata anche nelle città, destinando fondi in azioni concrete, per aumentare luoghi di aggregazione “sana” che facciano da argine a questi fenomeni. Occorre investire maggiormente, anche cercando di intercettare risorse esterne, per potenziare le strutture esistenti, o aprirne altre, ad esempio all’interno della ex manifattura magari dedicandole specificamente alla creatività e produzione artistica, ma anche a tante sane attività di gioco e socializzazione che spesso non trovano spazi adeguati o a prezzi accessibili per i più giovani”.