Fisascat: “Lavoratori in appalto senza stipendio e tredicesima”

Sindacati anche a Natale sul piede di guerra per le condizioni de lavoratori in appalto: “Purtroppo ancora una volta – dice Giovanni Bernicchi della Fisascat Cisl – dobbiamo denunciare il disagio che riguarda un buon numero di lavoratori, in buona parte lavoratrici, che operano negli appalti di pulizie, nello specifico si tratta non di appalti di aziende private ma di scuole, caserme di polizia e carabinieri, uffici postali, queste persone ad oggi non hanno ancora ricevuto la tredicesima e addirittura neppure lo stipendio. In questo periodo di frenetiche corse agli acquisti la cosa assume maggiore evidenza, ma per queste lavoratrici si tratta di una condizione ricorrente dal momento che anche in condizioni normali lo stipendio lo ricevono, quando va bene, con giorni di ritardo se non settimane”.
“Come Fisascat – Cisl Toscana Nord – prosegue – in coincidenza con il Natale vogliamo ancora una volta porre in evidenza la questione degli appalti di pulizia nella nostra provincia, dove appare particolarmente scandaloso che una committenza di ragione pubblica possa essere aggiudicata a società che non garantiscono regolarità nei pagamenti degli stipendi. Una scelta del genere è ingiustificabile e come al solito appare chiara l’operazione di contenimento dei costi operato sulle spalle dei lavoratori, purtroppo il settore degli appalti sta assumendo sempre di più i connotati di una autentica giungla, dove regna incontrastata l’assenza di regole e certezze per chi ha la sventura di lavorarci, sembra non esista più nessuna tutela, si generano così disagi non sostenibili da chi opera al loro interno, spesso madri sole con figli a carico che magari lavorano su più appalti per racimolare il minimo indispensabile per sopravvivere. Si specula sulla pelle delle lavoratrici che da anni occupano con grande sacrificio e serietà questi servizi per alcuni considerati marginali e secondari ma che rappresentano una buona parte di impiego per tante donne nella nostra provincia. Da parte nostra ci mobiliteremo per trovare prima possibile una soluzione e per dare una risposta concreta alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori interessati”,