Smog, la centralina di via Elisa nella rete regionale

24 dicembre 2015 | 14:00
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Smog, la centralina di via Elisa nella rete regionale

Smog e polveri sottili: la centralina per le rilevazioni di via Elisa è stata inserita nella rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria. Una novità, comunicata da Arpat, che era attesa da tempo ed era stata richiesta da tempo da più parti. In sostanza, questo significa che i dati della centralina sull’inquinamento torneranno ad essere rilevanti per prendere misure contro lo smog a Lucca. Finora la città, infatti, doveva basarsi sugli stessi dati registrati dalla centralina di via Piaggia a Capannori, l’unica in zona ad essere, per l’appunto, inserita nella rete ufficiale del monitoraggio. La novità è stata introdotta da due recenti delibere della giunta regionale.

Viene ridisegnata in primo luogo la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria: nella nuova rete le stazioni di misura saliranno a 37 rispetto alle 32 definite. Tre sono già attive da tempo e tra queste c’è quella di San Micheletto. Viene inserita poi anche la centralina di Fornoli.
Inoltre la rete sarà arricchita di 2 stazioni mobili che da una parte potranno sopperire ad eventuali malfunzionamenti delle stazioni fisse di rete e garantire pertanto la continuità delle misurazioni e dall’altra potranno servire a svolgere indagini specifiche in particolari aree del territorio toscano.
Un’altra novità riguarda il numero dei Comuni che da ora in avanti dovranno attivare interventi contingibili ed urgenti a seguito delle rilevazioni quotidiane delle centraline della rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria. Passano infatti da 31 a 63 i comuni toscani che dovranno dotarsi di un piano di azione comunale (Pac), cioè il programma che prevede tutti gli interventi per combattere lo smog.
Il nuovo elenco dei comuni è frutto di un lavoro della Regione, che si è avvalsa anche dei contributi di Lamma ed ARPAT sulla rappresentatività spaziale delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, lavoro che ha portato ad una nuova definizione dell’estensione territoriale da associarsi ai dati misurati dalle singole stazioni della rete. Si è dunque arrivati ad un nuovo disegno delle aree comprendenti più comuni omogenei per qualità dell’aria, comuni che dovranno predisporre i rispettivi Pac.