
Non è stato un cambio di appalto indolore quello per la gestione delle biglietterie della Torre delle Ore e della Torre Guinigi. Rischia infatti di lasciare strascichi polemici, già emersi nell’ultimo consiglio comunale prima delle feste natalizie, la mancata conferma da parte della nuova società che ha vinto il bando per la gestione, di uno dei dipendenti “storici” che ad oggi non è stato reintegrato nel servizio dopo nove anni di attività e che ora rischia il licenziamento.
Questa la decisione della azienda Temp di Pisa, che ha preso il posto della cooperativa Il Linchetto, che nell’ultimo decennio si è occupata del servizio per conto dell’Opera delle Mura. Una scelta che, però, secondo quanto verificato dal Comune di Lucca, sarebbe in piena linea con quanto stabilito nel bando per l’assegnazione che prevedeva un assorbimento dei dipendenti presenti, salvo necessità diverse nella selezione del personale. Una disposizione, insomma, e non un obbligo che ha permesso alla azienda subentrante di sospendere il lavoratore, anche perché sono stati modificati anche i requisiti per il servizio, fra i quali la conoscenza delle lingue straniere. Della questione sono stati interessati i sindacati, che hanno già avuto dei tavoli di confronti con l’azienda. Un nuovo tavolo, inoltre, è stato riconvocato in una data da fissarsi entro il 20 gennaio per aggiornarsi della situazione anche alla presenza del dirigente del Comune di Lucca che si occupa delle questioni dell’Opera delle Mura, l’architetto Maurizio Tani.
Intanto per il dipendente in odore di licenziamento è stato un Natale amaro e non è escluso che il caso emerga anche nell’appuntamento di domani pomeriggio in consiglio comunale a Lucca, dove all’ordine del giorno c’è proprio l’approvazione del bilancio preventivo dell’Opera delle Mura.