
Il Cantiere Giovani salvo per altri 4 mesi. La gestione del centro di aggregazione di via del Brennero è stata affidata nuovamente al Ceis, attraverso una procedura di selezione aperta a cui sono state invitate tre associazioni di volontariato e due cooperative sociali (Leggi). Il Ceis continuerà a garantir il servizio per la Provincia di Lucca fino al prossimo 30 aprile, il tempo utile perché venga definitivamente chiarito anche il quadro delle competenze, per capire soprattutto se le politiche giovanili resteranno assegnate a Palazzo Ducale o saranno gestite direttamente dalla Regione, nell’ambito della riorganizzazione della nuova Provincia.
Nel frattempo comunque ci si adopererà nella ricerca di nuovi finanziamenti in grado di assicurare la sopravvivenza del centro di aggregazione, come hanno chiesto i collettivi studenteschi, visto che il Cantiere è l’unica struttura del genere presente sul territorio.
Vista la scadenza dell’affidamento, gli uffici provinciali avevano deciso di riassegnare il servizio pubblicando una nuova selezione lo scorso 17 dicembre. Si è scelta la procedura della selezione aperta con l’invito di cinque soggetti a presentare le offerte. Alla scadenza soltanto due hanno presentato il loro progetto. La commissione giudicatrice in particolare ha dovuto valutare l’offerta dell’associazione Ceis – per un costo di 24.360 euro – e quella giunta dalla cooperativa sociale Zefiro – per 26.096 euro. Sono seguiti poi altri passaggi, perché i commissari, pur giudicando migliore l’offerta del Ceis hanno richiesto integrazioni della documentazione tecnica presentata che sono stati valutati in un’ulteriore seduta.
Alla fine è arrivata la conferma della decisione e l’affidamento provvisorio (da intendersi definitivo) a partire dal 4 gennaio e non dall’1 come inizialmente previsto. Questo ha comportato tra l’altro anche un risparmio di 589 euro sull’offerta complessiva avanzata dal Ceis.
E fino al prossimo 30 aprire il Cantiere continuerà a rimanere aperte, praticamente alle stesse condizioni di prima. Dopo quella data il futuro resta comunque incerto. La Provincia ha necessità di trovare coperture per il mantenimento del servizio se la funzione le resterà in capo. Se passerà alla Regione è tutto ancora da vedere.