
Amministrazione trasparente sì, ma a tempo. Determine e delibere pubblicate sull’albo pretorio online del Comune di Lucca “spariscono” infatti a 15 giorni dalla loro apparizione sul portale web dell’amministrazione. Una decisione presa dal segretario generale contro cui insorge la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi: “Questa prassi – spiega la consigliera – è stata adottata dal segretario comunale con atto interno, un ordine di servizio, ai dirigenti, capo di gabinetto, e funzionari a seguito di un recente intervento del garante della privacy e delle modifiche al decreto legislativo 33 del 2013. In base a queste modifiche, secondo il disponente l’ordine di servizio, bisogna evitare una diffusione illecita dei dati. Quindi nessuno, nemmeno i consiglieri comunali, riescono più a vedere gli atti dopo i 15 giorni dalla loro pubblicazione”.
Secondo la Giorgi tutto ciò è sbagliato e frutto di una “interpretazione distorta” della legge. “Oggi in pratica solo con la richiesta di accesso agli atti è possibile prendere visione degli stessi – sottolinea la Cinque Stelle -. Ecco qua la trasparenza e la partecipazione promesse. Il segretario comunale, con l’accondiscendenza del sindaco, secreta, di fatto, ulteriormente l’amministrazione. Ora si arriva anche a nascondere o quanto meno a rendere molto difficile l’operato dei cittadini e di chi li rappresenta; si arriva a ledere il diritto all’informazione e alla trasparenza degli atti pubblici”.
“Che sia un’applicazione distorta di quanto recentemente disposto dalla corte europea – aggiunge la Giorgi – si evince dal fatto che nel caso trattato dalla corte si trattava, non del dato pubblicato originariamente, ma dal fatto che fosse stato indicizzato da Google e quindi reso pubblico a tempo indeterminato. Poi lo stesso articolo 11, comma e del codice della privacy ci dà una tempistica adeguata: i dati personali oggetto di trattamento sono ‘conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati’. Nel nostro caso essendo atti pubblici che potrebbero essere oggetto di denunce, ricorsi, esposti il ragionevole tempo di pubblicazione potrebbe essere quello della prevista prescrizione del possibile reato configurabile, ma siamo nell’ordine di vari anni, ben aldilà dei 15 giorni che si è inventato il segretario comunale”.