Sosta per disabili al S. Luca, Asl: non possiamo fare multe

8 gennaio 2016 | 09:24
Share0
Sosta per disabili al S. Luca, Asl: non possiamo fare multe

Sosta per disabili al San Luca, l’Asl invita al rispetto delle regole ma spiega che non è il soggetto autorizzato a sanzionare gli abusi. Lo ricorda il direttore dell’ospedale Sergio Coccioli dopo le osservazioni sulle criticità fatte da Domenico Passalacqua, in merito alla mancanza di controlli per l’area riservata e gratuita e che di fatto viene utilizzata anche da automobilisti senza il contrassegno degli invalidi (Leggi).
“Le osservazioni di Passalacqua – spiega il direttore Coccioli – saranno tenute in debita considerazione, come avviene per tutte le segnalazioni che riceviamo, sempre utili per effettuare azioni di miglioramento. In particolare spiace constatare, come emerge dall’intervento del cittadino e come era stato verificato in alcune occasioni anche da nostro personale, che alcuni stalli per disabili vengano utilizzati impropriamente. Siamo impegnati ad aumentare e rendere più efficaci i controlli, ma i nostri operatori non possono sanzionare in alcun modo gli abusi riscontrati nelle aree interne. Quindi al momento sta all’educazione civica degli utenti il rispetto di tali regole”.

La questione della sosta per disabili, tra l’altro, è stata nei mesi scorsi oggetto di un percorso di collaborazione con il Comune di Lucca e le associazioni dei disabili “per migliorare ulteriormente – spiega Coccioli – l’informazione e l’accessibilità alla struttura ospedaliera2. “Nel perimetro ospedaliero i posti auto gratuiti a disposizione dei disabili sono presenti sia nei parcheggi a pagamento (per un totale di 11 tra parcheggio 1 e parcheggio 2) sia in quelli dedicati ai dipendenti (per un totale di 7 tra P3 e P4, in questo caso riservati in particolare ai dipendenti disabili) e sono localizzati sempre nelle immediate vicinanze dei vari ingressi della struttura”, spiega ancora Coccioli.
“Come già detto, tutti i posti auto per disabili sono gratuiti, anche quelli localizzati nei parcheggi a pagamento; per usufruire gratuitamente dei parcheggi sono già state condivise le opportune istruzioni con le Associazioni competenti che prevedono il ritiro del biglietto all’ingresso, poi al momento dell’uscita, anziché pagare, si deve suonare al citofono (risponde il call center del gestore dei parcheggi, ditta Apcoa, attivo 24 ore su 24) posto all’uscita e mostrare alla videocamera la propria tessera attestante l’invalidità. Se gli stalli dedicati sono tutti occupati – aggiunge il direttore – si possono utilizzare gratuitamente anche gli stalli blu, con le stesse modalità. Inoltre sono attivi altri posti auto dedicati a pazienti non deambulanti situati lateralmente (a sinistra guardando l’ingresso principale) che permettono anche la sosta temporanea e lo scarico dei soggetti disabili per l’accesso laterale ai principali servizi dell’ospedale, protetto anche da una tettoia, evitando la sosta non autorizzata davanti all’ingresso principale. Per usufruire di tale parcheggio laterale e dell’accesso all’interno dell’ospedale basta qualificarsi al citofono presente sulla sbarra d’ingresso che verrà aperta. Tale dotazione di spazi è stata ulteriormente potenziata negli ultimi mesi con la creazione di due ulteriori posti auto dedicati situati vicino all’ingresso del pronto soccorso. Anche a seguito di sopralluoghi effettuati insieme ai rappresentanti di Comune e Associazioni, è stata inoltre resa ancora più chiara la segnaletica per i portatori di handicap, con indicazioni di facile lettura sulle varie possibilità di sosta all’interno del perimetro ospedaliero e su come raggiungere i parcheggi dedicati. Il percorso di collaborazione in atto è la conferma di un rapporto già consolidato. L’Azienda Usl 2 aveva infatti firmato con le Associazioni che curano gli interessi delle persone disabili un protocollo d’intesa, continuamente attualizzato con verifiche sul campo. L’ospedale era stato così progettato e organizzato con la consulenza di esperti e con il contributo diretto delle Associazioni, in maniera da poter essere in tutti i suoi aspetti a misura di disabile”.