Eliporto, il Comune si costituisce al Tar contro Asl

Guerra delle carte bollate sull’eliporto del nuovo ospedale, realizzato ma mai utilizzato dopo lo stop della conferenza dei servizi e degli organi competenti a seguito del parere negativo dell’Arpat. Al Tar sono in piedi, come è noto, due ricorsi. Uno è stato presentato già a maggio dal concessionario che ha realizzato il monoblocco a San Filippo e che ha chiesto l’annullamento del parere negativo della conferenza dei servizi arrivato nel febbraio del 2014.
A questo si è aggiunto anche quello dell’Asl, contro il diniego all’autorizzazione unica ambientale da parte dell’amministrazione comunale di Lucca. La giunta, informata del ricorso presentato dall’azienda sanitaria nell’ottobre scorso, si è costituita in giudizio opponendosi al ricorso.
Il caso, lo si ricorderà, era scoppiato già nel dicembre del 2014 nel corso della conferenza dei sindaci dell’Asl, dove era stato illustrato il parere giunto dall’Arpat che aveva bocciato la collocazione dell’atterraggio per gli elisoccorsi, perché troppo vicino alle case. Proprio l’Arpat che già nell’agosto di un anno fa aveva presentato il proprio niet all’attivazione dell’elisuperficie, sostenendo che “anche il volo di un solo elicottero” avrebbe portato “al superamento dei limiti di emissione sonora, sia nel periodo diurno che notturno, imposti dalla normativa vigente” per l’area di San Filippo, aveva confermato il suo parere negativo anche in sede di conferenza dei servizi.
Una nota, quella dell’Arpat, che aveva chiaramente condizionato anche la decisione del Comune di Lucca che proprio sulla scorta di quei rilievi nell’ottobre scorso aveva reso noto di non essere in grado di rilasciare il relativo nulla osta. A catena era giunto anche il parere negativo della Provincia. Si era poi cercata una mediazione, con la proposta di eventuali deroghe per l’atterraggio degli elicotteri in caso di emergenza. Su tutta l’intera questione adesso dovrà esprimersi la giustizia amministrativa.