Tralicci, il comitato 2005 scrive anche a Baccelli

16 gennaio 2016 | 11:21
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Tralicci, il comitato 2005 scrive anche a Baccelli

Elettrodotto, il comitato 2005 di Maggiano chiede di essere ascoltato anche in commissione ambiente. E’ per questo che il presidente Claudio Villani ha scritto a Stefano Baccelli, consigliere regionale del Pd e alla guida della commissione. “Con particolare riguardo all’impatto ambientale che una delle alternative di progetto presentate pochi giorni fa da Terna manterrebbe inalterato sul nostro territorio – scrive Villani a Baccelli -, chiediamo cortesemente di poter ottenere una audizione nella quarta commissione ambiente della Regione da lei presieduta. In tale occasione intendiamo illustrare gli enormi danni al contesto ambientale e paesaggistico che da oltre 30 anni la presenza dell’elettrodotto ha provocato. Il danno è di enormi proporzioni e purtroppo anche molto visibile”.

“Al tempo (anni 1984 1985) evidentemente non era ancora matura a sufficienza una sensibilità ambientale come quella che finalmente emerge attualmente – prosegue Villani -. Lei già conosce abbastanza bene la problematica in oggetto, ma come abbiamo già fatto grazie all’audizione del 14 gennaio in terza commissione sanità regionale, intendiamo presentare ufficialmente anche alla quarta commissione l’aspetto del danno ambientale che spesso passa in secondo piano e viene dimenticato in tutte le discussioni sull’argomento. In diverse occasioni si è parlato, peraltro senza mai riuscire ad approfondire bene la questione, di piani di risanamento che gli enti pubblici ( in questo caso specifico riteniamo essere proprio la Regione ) avrebbero potuto chiedere a Terna per risanare ed eliminare quelle situazioni di impatto ambientale e sanitario che le infrastrutture elettriche provocavano sul territorio. L’attuale progetto Terna ha scatenato la reazione dei vari Enti coinvolti per l’impatto ambientale che il territorio subirebbe, ma non ci dimentichiamo che la stessa sensibilità ambientale deve riguardare anche il resto del paesaggio, che continua ad essere sfregiato da orribili tralicci di vecchia concezione e in alcuni casi di dimensioni enormi”.
“Ci rivolgiamo quindi a voi prima di tutto – prosegue il comitato – per mettervi al corrente di un aspetto rimasto nell’ombra della conoscenza pubblica, e poi per ottenere la vostra collaborazione per eliminare dalle nostre splendide colline uno sfregio che una comunità evoluta e dedicata all’ospitalità, al turismo, alla valorizzazione del territorio non può più accettare. Pensate che il profilo di panorama tanto caro al Pit regionale in questa zona è totalmente compromesso e visibile da chilometri di distanza. Arrivando dalla città di Lucca in direzione ovest si hanno costantemente negli occhi gli orrendi tralicci che troneggiano sulla cresta delle colline. E i dolci pendii attorno al paese di Stabbiano, uno splendido borgo come Formentale – autentico balcone sulla vallata di Lucca – , il contesto storico religioso della Certosa di Farneta sono letteralmente schiaffeggiati e brutalmente deturpati dai fasci di cavi che ne tagliano la prospettiva ed il panorama. Si unisce alla nostra richiesta anche l’Associazione Insieme per Maggiano, che dal 2007 si adopera per la valorizzazione e la conoscenza del nostro territorio , delle sue eccellenze e delle sue tradizioni, fra l’altro riscoprendo anche una grotta naturale che avrebbe bisogno di interventi per la messa in sicurezza e la valorizzazione”.