Il sindaco: questura a Campo di Marte, siamo pronti

Questura all’ex ospedale Campo di Marte, il sindaco Alessandro Tambellini rilancia e rivendica l’impegno di aver predisposto un percorso che, per quello che riguarda il Comune, è compiuto con l’invio, diverso tempo fa, di un progetto dettagliato per l’area del vecchio ospedale, sul tavolo della giunta regionale. Ma da allora poco si è mosso da parte dell’Asl – che è proprietaria dell’area – e da parte della Regione, che deve firmare la regia dell’operazione. Il primo cittadino lo sottolinea anche in risposta alle richieste e alle critiche giunte dal sindacato di polizia Siap che ha ricordato al sindaco “gli impegni presi in campagna elettorale”. Sul futuro del Campo di Marte, comunque, un incontro decisivo è alle porte ed è fissato al prossimo 29 gennaio. Al tavolo con il Comune siederanno i rappresentanti dell’Asl e della Regione.
“Qui non c’è nessuno che dorme se non sei ore per notte, utili ad affrontare il lavoro quotidiano”, incalza il primo cittadino che rivendica di aver “seguito sempre con la massima attenzione” la questione della nuova sede della questura, per “addivenire al suo nuovo posizionamento a Campo di Marte. Di questo ne parlai già con il Questore Cracovia, nel momento in cui si insediò a Lucca nel 2012. Il Comune è pronto da parte sua con una ipotesi di progetto che è stato già da tempo inviato alla Regione e che è in linea con le previsioni del piano strutturale in via di adozione. Il sindacato omette però di dire che il Comune non è l’unico attore in campo. L’area del Campo di Marte appartiene infatti alla Asl e quindi alla Regione Toscana, con la quale avrò un ulteriore incontro proprio su questo argomento il 29 gennaio prossimo. Il tema della funzionalità dei locali della Questura, comunque, non attiene certamente al Comune e al Sindaco, ma al Ministero dell’Interno”.
Il primo cittadino torna poi a parlare della questione sicurezza e replica ai suoi detrattori. “Vorrei che fosse chiaro – spiega Tambellini -, anche a chi oggi è all’opposizione e alla ricerca affannosa di visibilità, che sono molti anni -anni in cui a governare era il centro destra- che Lucca è posizionata ai primi posti delle graduatorie relative a reati quali i furti nelle abitazioni e ad altri reati di cosiddetta microcriminalità, che invece non sono affatto da considerarsi eventi criminosi minori, in quanto colpiscono le persone oltre che le cose, andando a minare il senso di sicurezza della comunità nel suo complesso. Lucca non ha mai abbandonato queste graduatorie negative e trovo assurdo connotare di significati politici la recrudescenza di tale tipologia di reati. Mi sembra tuttavia riduttivo da parte del sindacato di Polizia limitare il ragionamento sulla sicurezza in provincia di Lucca alla necessità di dotare la questura di una nuova sede; tema, questo, che peraltro mi risulta essere stato trattato di recente anche dal prefetto nel corso di una trasmissione televisiva”.
“Infine, rassicuro – conclude Tambellini -: non ho nemmeno perduto la memoria: certamente ricordo di cosa abbiamo parlato nell’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza, ma la richiesta che ho avanzato pubblicamente al Prefetto si colloca su un piano diverso rispetto all’incontro interprovinciale al quale la Prefettura sta già lavorando. Si tratta a mio avviso di alzare da questo territorio il livello politico degli interlocutori, per tentare di incidere in modo concreto sul livello locale con un’azione coordinata anche a livello nazionale. Di questo ho parlato nel mio intervento, a questo mi sono riferito quando ho sollecitato il Prefetto a convocare una riunione dell’organo, estendendo in via eccezionale l’invito a tutti i rappresentanti lucchesi del Parlamento e al sottosegretario all’Interno Domenico Manzione. A questo punto formalizzerò la mia richiesta al Prefetto perché, e lo ribadisco, ritengo che chi ha responsabilità di governo -a livello nazionale e a livello locale- è necessario fornisca con urgenza e in modo coordinato risposte concrete ai cittadini”.