Boccherini, statizzazione “rinviata”

22 gennaio 2016 | 11:43
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Boccherini, statizzazione “rinviata”

Fare il punto sulla situazione dell’Istituto musicale Boccherini, che si incammina verso la statizzazione: questo l’argomento all’ordine del giorno della seduta della commissione consiliare cultura e istruzione del Comune di Lucca, che si è svolta questa mattina (22 gennaio) alla sede della scuola.
La riunione, presieduta dalla presidente della commissione Enrica Picchi, ha visto la partecipazione dei consiglieri Claudio Cantini, Roberta Bianchi, Laura Giorgi, Lido Fava, Luca Leone, Angelo Monticelli, Marcello Allegretti, Francesco Battistini e Valentina Mercanti, della vicesindaco Ilaria Vietina, del direttore e del vicedirettore dell’Istituto Boccherini, Fabrizio Papi e Gianpaolo Mazzoli.

Più che di un dibattito di approfondimento si è trattato di una discussione preliminare volta a ricavare una panoramica complessiva della condizione della scuola, prestando particolare attenzione agli aspetti finanziari che saranno oggetto della revisione della convenzione del 2010 (che dà attuazione alla legge di modifica 508 rendendo l’istituto un ente autonomo) con cui il Comune garantisce alla struttura il mantenimento degli stipendi dei docenti e una quota per il funzionamento generale. Il finanziamento annuale è di 2 milioni e 145mila euro: dal 2014 il Comune ha tagliato di propria iniziativa 50mila euro. Inoltre in base alla convenzione è previsto il distacco di 3 unità da parte del Comune, che ad oggi si sono ridotte a 2, mentre al mantenimento del portierato provvede la scuola.
Sebbene Palazzo Orsetti avverta come necessario un ripensamento complessivo della convenzione, che meglio rifletta il contesto attuale, gli amministratori confermano il pieno sostegno al sostentamento della scuola, che al momento non sarebbe in grado di autoalimentarsi.
“Per rendere sempre più adeguata la convenzione – ha spiegato il vicesindaco – e fare in modo che con trasparenza rispetti ciò che sta avvenendo, abbiamo avviato un processo di revisione per rendere conto del percorso che c è stato, rifletterne l’evoluzione rispetto ad una situazione scritta nel 2010, in un contesto diverso. L’amministrazione – ha evidenziato – fino ad ora si è mossa su tre livelli: rapporto con l’Istituto, rapporto con tutti gli altri enti coinvolti e rafforzamento della collaborazione a livello educativo. Per quanto riguarda il primo punto, è stata presentata in modo trasparente e onesto la situazione complessive del bilancio comunale, in occasione delle sedute con il consiglio di amministrazione e con il collegio docenti che si sono svolte dal 2013. Ci siamo assunti la piena responsabilità in merito alla convenzione, prevedendo la possibilità di concordare che quella cifra potesse essere composta da diversi fondi provenienti anche da altri enti. Il Comune non ha alcuna intenzione di retrocedere da quell’impegno che è fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’istituto: intendiamo casomai contemperarlo con le nuove direttive di revisione del bilancio. Rispetto agli altri enti ci siamo attivati per attrarre risorse che andassero a coprire ulteriori impegni, inserendoli nella convenzione regionale, promuovendo un dialogo con il parlamento, per cui si è rivelato molto importante il sostegno del senatore Marcucci e con il governo, attraverso l’interlocuzione con il sottosegretario Angela D’Onghia e il tavolo Anci, che ha raccolto tutte le amministrazioni locali per concertare un’azione in difesa degli istituti musicali. Il fatto che il Boccherini abbia sempre avuto come unico finanziatore il Comune di Lucca è anche un punto di forza che gli ha assicurato continuità e un certo grado di autorevolezza ai tavoli di discussione”. “Sul versante dell’offerta formativa – ha concluso – abbiamo proposto di iniziare una collaborazione con altri ordini di scuole, anche primarie, dell’infanzia e asili nido, nell’ottica di dare vita ad un curriculum musicale verticale”.
L’impegno del Comune è stato ribadito con chiarezza anche nei giorni scorsi in occasione di una riunione con il sindaco, il vicesindaco Vietina e l’assessore Cecchetti. Quest’anno il governo ha messo a disposizione degli istituti pareggiati 6 milioni e 900mila euro, cifra che il prossimo anno salirà a 10 milioni. Si tratta di un percorso di transizione verso la progressiva statizzazione di queste scuole, manovra che dovrebbe avere un costo di circa 30 milioni (sebbene la legge preveda un costo pari a zero). Tale misura ha comportato per il Boccherini un finanziamento ministeriale pari a 240mila euro nel 2014, 361mila nel 2015, mentre la Regione ha erogato 100mila euro nel 2014 e 150mila nel 2015, cifra già confermata anche per il nuovo anno. Dei 19 istituti pareggiati nazionali quasi tutti propendono per la statizzazione: necessità che vede ormai una convergenza trasversale da parte di quasi tutte le forze politiche.
“In primo luogo – è intervenuto Papi – è opportuno che tutti passiamo sotto lo stato, per partire dallo stesso livello e poi operare la razionalizzazione del sistema prevista dalla legge 508, in base a parametri in cui crediamo di rientrare perfettamente. I conservatori messi peggio lo temono: noi, indiscutibilmente, siamo un presidio di cultura e alta formazione molto importante. Dal punto di vista dell’efficienza siamo un esempio di virtù: abbiamo ridotto al minimo il personale amministrativo con due unità distaccate dal Comune, un segretario didattico e un direttore amministrativo part-time. I nostri progetti culturali, inoltre, sono finanziati attraverso contributi esterni di fondazioni e associazioni artistiche”.
“Il governo – ha spiegato- aveva stanziato 300mila euro per la statizzazione, ma dopo i fatti di Parigi ha deciso di dirottarli verso il settore della sicurezza. Se il Comune non dovesse più garantirci i soldi, i nostri insegnanti sarebbero senza stipendio. Siamo d’accordo a muoverci verso una soluzione statale ma nel frattempo non sono pensabili tagli da parte degli enti locali”.
Dello stesso parere è anche Valentina Mercanti, che pur non essendo direttamente coinvolta nei lavori di revisione ammonisce i colleghi sulla questione dei tagli al finanziamento: “Dare meno sostegno alla scuola in una fase delicata come questa – ha osservato – sarebbe un gravissimo errore politico. Non è importante solo la statizzazione in sè, ma anche il modo in cui ci si arriva. La revisione della Convenzione non deve in alcun modo intaccare il livello di qualità accademica. Mi auguro che non siano disposti tagli non concordati con i dirigenti dell’istituto”.
Sulla questione interviene anche il consigliere di opposizione e membro della commissione cultura Laura Giorgi, del Movimento 5 stelle: “Non c’è dubbio sul fatto che il Boccherini sia sempre stato preso in massima considerazione – ha asserito – da parte del Comune sono state effettuate spese elevatissime per la scuola, ma giustamente. Mi pare tuttavia fuori luogo che i dirigenti della struttura parlino di mancato o scarso interessamento. Entrando nel merito politico, invece, mi fa piacere essere qui al Boccherini per parlare di cose concrete: finalmente il 50 per cento delle carte sono sul tavolo – ha dichiarato – spero che presto compaia anche l’altra metà, perché serve tutta la documentazione per discutere della questione a trecentosessanta gradi”. Giorgi conclude rivolgendo una domanda ai dirigenti dell’istituto: “Nel 2010 – ha detto – quando è stata firmata l’altra convenzione l’introito delle rette era di circa 100mila euro, mentre nel 2015 è salito a 350mila: cosa è stato fatto, dunque, con i circa 250mila euro in più?”
A fornire i dovuti chiarimenti è Mazzoli: “Con gli introiti aggiuntivi – ha spiegato – siamo intervenuti sulla struttura che aveva delle mancanze, come la parte acustica deficitaria nell’auditorium, abbiamo potenziato la parte multimediale e quella illuminotecnica, acquistando la strumentazione necessaria”.
Ulteriore elemento di discussione, sebbene sia rimasto marginale nell’ambito del dibattito, è stato la problematica della messa in sicurezza: alcune aule e la biblioteca della scuola sono infatti chiuse per rischio di cedimento dei soffitti. La responsabilità di intervento è del Comune e come fa sapere il vicesindaco Vietina la determina è stata firmata, serviranno 15 giorni per avviare la procedura e un paio di mesi circa per portare a termine i lavori di ristrutturazione. L’amministrazione ha speso 5 milioni in tre anni per l’edilizia scolastica, ma il Boccherini ne ha usufruito solo di una minima parte.

Jasmine Cinquini