
“Sorprende, e non poco, il fatto che il consigliere di opposizione Maurizio Marchetti contesti alla Provincia il diritto di esprimersi in merito a un argomento importante come quello delle unioni civill”. Il capogruppo del Partito democratico Nicola Boggi replica al sindaco di Altopascio, prendendola “larga”, partendo dalla ridistribuzione delle competenze e dalla riorganizzazione dell’intera macchina, per poi passare a difendere scelta di parlarne nel prossimo consiglio, in programma martedì prossimo.
“La Provincia sta portando avanti interventi di rilievo su quelle che sono le due competenze più importanti: la viabilità e l’edilizia scolastica. Non si sono fermate, infatti, le azioni di ristrutturazione e di manutenzione né degli edifici che ospitano gli istituti secondari, investendo, ad esempio, oltre 2 milioni di euro per la ristrutturazione di alcune palestre, né degli oltre 600 chilometri di strade provinciali, cercando di dare risposte concrete ai problemi esistenti, pur con i limiti che la diminuzione dei fondi a disposizione ci impone. Tutto questo, a mio parere, non esime il consiglio provinciale di questa nuova declinazione della Provincia ad esprimersi anche su questioni diverse da quelle che riguardano gli interventi pratici, ma che hanno forti riflessi sulla società nella quale viviamo e della quale, essendo noi espressione della volontà elettorale del nostro territorio, siamo rappresentanti”.
Secondo il consigliere Pd, “sarebbe fuori luogo se un’istituzione come la Provincia non dibattesse di una tematica così importante quale quella delle unioni civili. Finalmente abbiamo un Governo che affronta la questione e vuole andare a colmare una lacuna legislativa che, di fatto, va a discriminare nell’ambito più importante della sfera privata, un alto numero di cittadine e cittadini. Una situazione di fronte alla quale non si può più chiudere gli occhi e far finta che non esista: le famiglie di fatto devono godere degli stessi diritti e non essere discriminate, magari perché formate da persone del medesimo sesso. Grazie a questo provvedimento, tale disparità sarà finalmente eliminata e tutti, veramente tutti, potranno vivere la propria vita, senza subire vessazioni legislative a questo punto anacronistiche. Su questo punto, tutto il gruppo del Partito democratico della Provincia di Lucca è assolutamente d’accordo, compatto, e riteniamo doveroso nei confronti di coloro che ci hanno eletti discutere nel consiglio di martedì 26 gennaio, l’ordine del giorno che esprime la nostra posizione: anche un atto come questo fa parte del mandato che i cittadini ci hanno dato eleggendoci nei nostri Comuni di appartenenza e mancheremmo all’impegno preso con loro se, oggi che siamo chiamati a governare l’ente provinciale, non rispettassimo tale mandato”.