Legambiente: assi, prima sciogliere i nodi sull’iter

25 gennaio 2016 | 08:41
Share0
Legambiente: assi, prima sciogliere i nodi sull’iter

Assi viari, è troppo presto per esultare. Così Legambiente Lucca commenta il via libera del consiglio superiore dei lavori pubblici che pure ha accolto le osservazioni dei garanti dell’inchiesta pubblica e disposto modifiche al progetto. Per il presidente di Legambiente Lucca, Michele Urbano, resta invece ancora da chiarire il nodo cruciale: ovvero se l’opera è inserita o meno nel contratto di programma Mit Anas 2007-2001. Una questione pregiudiziale sulla regolarità degli atti, anche questa sollevata dai garanti. “Sulla questione della realizzabilità degli assi viari di Lucca, e dei conseguenti ritardi procedurali per cercare di mettere una pezza ad una situazione compromessa, continua – osserva Urbano – l’opera distrattiva e distorsiva da parte dei nostri amministratori e politicanti, privi di idee per generare sviluppo economico e migliorare l’ambiente”.

“Infatti – aggiunge – nessuno dei soggetti competenti o interessati ha ancora chiarito la questione pregiudiziale dell’effettivo inserimento dell’opera nel contratto di programma Mit-Anas 2007-2011: il presupposto legale su cui si fonderebbe la serie di ipotesi correlate che determinerebbero la programmazione economica e finanziaria del sistema degli assi viari”.
Secondo Legambiente chiarire questo è una priorità. “La programmazione integrale dell’infrastruttura (necessità che sarebbe emersa nell’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) determinerebbe il reperimento integrale del finanziamento della stessa prima che il Cipe possa deliberare, ovvero il chiarimento definitivo su quanto denunciato dagli stessi garanti l’inchiesta pubblica circa la legittimità degli atti amministrativi”.
“La Corte dei Conti – ricorda Urbano -, nel ricusare il visto e la registrazione di una delibera del Cipe priva di adeguata copertura finanziaria, ha chiarito che ‘solo – cita Legambiente – la dimostrazione, in sede di programmazione delle opere pubbliche, in ordine alla attendibile sussistenza di fonti e mezzi di copertura, costituisce la garanzia minima della realizzabilità delle stesse, per prevenire il rischio di sperpero del denaro pubblico di cui, nella specie, si prevede l’assegnazione per progettazione di un’opera realizzabile in tempi talmente dilatati da rendere il progetto non più attuale e pertanto non più utilizzabile’”.
“Per quanto concerne l’attuale iter amministrativo – prosegue poi Urbano -, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, nel rispondere ad una interrogazione dell’onorevole Segoni sugli assi viari, aveva invece precisato che, a seguito dell’articolata procedura amministrativa, solo ‘il primo stralcio funzionale, con un costo complessivo pari a 78 milioni di euro, è in istruttoria per la sottoposizione al Cipe per l’approvazione’. Il legittimo ottenimento del finanziamento per l’intera infrastruttura è condizione necessaria affinché l’intera opera possa superare il controllo di legittimità della Corte dei Conti”.