Elettrodotto, i comitati chiedono tavolo con gli enti

Integrare quanto prima la documentazione tecnica sulle tre ipotesi alternative all’elettrodotto nell’Oltreserchio e costituire il tavolo tecnico tra i cinque Comuni coinvolti dal tracciato proposto di Terna, come era stato stabilito dal consiglio comunale di Lucca, nella seduta del 28 aprile 2014, in cui si era detto no all’elettrodotto e sì all’opposizione zero. E’ questa la richiesta del comitato Starc dopo l’open day organizzato da Terna per illustrare i progetti alternativi. Ieri la società ha ribadito la volontà di realizzare il nuovo elettrodotto, sostenendo che è necessario. Ma al termine di una giornata in cui si è innalzato nuovamente il muro tra Terna stessa da un lato e cittadini e Comuni dall’altro, il comitato si è riunito nuovamente in assemblea per far partire subito le procedure per presentare le osservazioni. Ma allo stato, con la poca documentazione resa disponibile da Terna – sostiene Starc – questo è praticamente impossibile.
All’incontro di ieri sera hanno partecipato anche il sindaco del Comune di Vecchiano, Giancarlo Lunardi, e l’assessore all’ambiente del Comune di San Giuliano Terme, Maria Elena Bianchi Bandinelli. Durante l’assemblea sono state valutate le tre alternative progettuali depositate da Terna (A1, A2, B1) con gli elaborati progettuali di massima che ad oggi sono disponibili sul sito del Ministero dell’Ambiente e che portano la data del 20 gennaio scorso.
“I partecipanti all’assemblea hanno rilevato, all’unanimità – spiega Starc -, l’oggettiva impossibilità ad oggi di procedere ad una effettiva ed utile disamina delle alternative ora proposte da Terna per assoluta carenza di idonei elaborati documentali e di analisi. Le tre nuove ipotesi alternative presentate da Terna sono assolutamente mancanti di tutti gli elementi documentali, descrittivi, grafici e di analisi, che possano consentire una loro puntuale ed adeguata valutazione da parte dei cittadini e delle amministrazioni interessate, rendendo così praticamente impossibile presentare osservazioni al competente ministero. Allo stato, infatti, sono disponibili solo un esiguo numero di elaborati che peraltro forniscono indicazioni assolutamente generiche sulle alternative proposte. Ad esempio, ad oggi mancano idonei elaborati rappresentativi delle valutazioni relative alle emissioni elettromagnetiche, alle conseguenze sulla salute dei cittadini, alle incidenze delle fasi di cantiere nonché all’inquinamento atmosferico. Ciò in palese violazione della garanzie partecipative prescritte anche dal codice dell’ambiente”.
Da qui le richieste del comitato. “I cittadini ed i rappresentanti dei comitati – si legge in una nota – chiedono all’unanimità alle amministrazioni locali di richiedere al ministero dell’ambiente di prescrivere a Terna (ovvero a Terna di provvedere spontaneamente) l’integrazione fin da subito degli elaborati delle tre ipotesi progettuali alternative con documentazione idonea e specifica per ogni alternativa progettuale ora proposta, così da consentire un adeguato confronto procedimentale con i cittadini e tutti gli enti ed uffici interessati disponendo al contempo e sin d’ora la sospensione dei termini per la presentazione delle osservazioni”.
Il comitato Starc ed il comitato Chiatri con i suoi borghi e panorami chiedono anche alle amministrazioni comunali l’organizzazione in tempi rapidi di un tavolo tecnico unico per i cinque comuni al quale vengano ammessi cittadini delegati come da delibera del consiglio comunale di Lucca del 28 aprile 2014 allo scopo di cominciare ad evidenziare gli interventi di risanamento necessari sui tratti di linee esistenti che presentano criticità.