
Nuovo appuntamento a San Concordio per la protesta del comitato mensa che ieri è stato ospitato dalla dirigente della scuola Collodi per incontrare studenti e genitori di diverse scuole materne e primarie di Sant’Anna, Tempagnano, San Marco, San Donato, San Vito, San Filippo, Saltocchio, San Michele di Moriano, Nave, Ponte a Moriano, San Macario in Piano e San Concordio, Oltre al consueto elenco di lamentele raccolte nell’assemblea, molte delle quali nei confronti dell’Ufficio Mensa del Comune, il comitato ha incontrato il provveditore agli studi Donatella Buonriposi che ha ascoltato con partecipazione anche il nuovo parere della Asl con cui l’Ufficio Mensa ha ribadito che non possono essere introdotti cibi estranei a quelli della ditta di ristorazione nei refettori.
“Il provveditore – dice il comitato – si è impegnato a chiarire personalmente a insegnanti e genitori che con la riforma scolastica da settembre il tempo mensa non pregiudica in alcun modo il tempo scuola, confermando che il tempo pieno resta come richiesto dalle famiglie, a prescindere dalla scelta libera di usufruire o meno del servizio mensa. Inoltre, ha chiarito la Buonriposi, con la riforma l’organico resta fisso per tre anni. Per quanto riguarda i locali, ha chiarito che essi sono di proprietà del Comune, adibiti a mensa e dati in gestione ai dirigenti scolastici. Pertanto Comune e dirigenti hanno tutto il diritto di mettere condizioni al loro utilizzo, se lo vogliono. La Buonriposi ha condiviso con i genitori del Comitato la difficoltà di far passare nella scuola il concetto della libera scelta delle famiglie, che possono scegliere la scuola più idonea secondo le loro esigenze”.
Il prossimo passo del comitato sarà un incontro con il sindaco, che si è reso disponibile ad incontrare il comitato il 18 febbraio alle 12,30 in una delegazione massima di trenta genitori. “Vi ricordiamo inoltre – chiude il comitato -che domani è previsto uno sciopero del personale addetto alle mense, e che pertanto la ditta di ristorazione servirà pranzo al sacco alla solita cifra prevista per ogni famiglia. In alcune scuole le maestre hanno invitato chi lo voglia a dare il panino da casa e a disdire, dandone comunicazione domattina, il pasto di domani”.