Arti e Mestieri: “Casermette, il contratto non va”

5 febbraio 2016 | 09:47
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Arti e Mestieri: “Casermette, il contratto non va”

Anche l’associazione Lucca Arti e Mestieri interviene sulla vicenda del bando per l’affidamento in concessione d’uso delle casermette ed altri immobili rientranti nella disponibilità dell’Opera delle Mura. Al momento della firma della convenzione, infatti, secondo l’associazione è arrivata la sorpresa.
“Adesso che la vicenda volge a termine, o almeno dovrebbe – dice l’associazione – con un ritardo di oltre un mese, veniamo convocati per la sottoscrizione del contratto e, con nostro grande rammarico, scopriamo che il nostro progetto culturale di grande qualità, diventa irrealizzabile alle condizioni che sono contenute in un contratto diverso da quello allegato al bando, e dove sono vietate attività di autofinanziamento da parte dell’associazione nell’ambito della casermetta”.

“L’associazione – spiega Arti e Mestieri – non svolge alcuna attività commerciale in proprio, coordina e organizza i soci che sono operatori dell’ingegno e artigiani senza punti fissi di vendita, che volontariamente aderiscono al progetto della Bottega delle arti e dei mestieri, dove viene loro offerta la possibilità di esporre e vendere i prodotti artistici e artigianali da loro stessi realizzati, e attraverso il versamento di una quota che permetterà all’associazione di autofinanziare tutte le attività di laboratorio, educative e formative e di recuperare i costi delle spese vive per il canone mensile, le diverse utenze, la pulizia e la manutenzione ordinaria della casermetta, le spese per garantire l’apertura per oltre 200 giorni anno eccetera; spese che complessivamente ammontano a circa 18mila euro annui. Se viene impedita questa attività di vendita diretta ai singoli artigiani ed artisti, soci dell’associazione e muniti di partita Iva, che espongono a rotazione durante l’anno, è chiaro che vengono meno tutti i presupposti organizzativi ed economico finanziari su cui si è costruito il progetto. Nessun socio potrà aderire alla bottega senza nessuna speranza di recuperare perlomeno i costi vivi della sua partecipazione, e per l’associazione, verrà meno qualsiasi possibilità di autofinanziamento per coprire le spese, e il progetto, non avrà nessuna possibilità di essere realizzato”. “L’associazione – spiega Arti e Mestieri – ha seguito scrupolosamente nella stesura del proprio progetto culturale il regolamento d’uso delle Mura urbane dove sono elencate le attività permesse negli spazi concessi e alla lettera C sono previste anche le attività commerciali e promozionali purchè compatibili con il decoro dei luoghi. Pertanto, alla luce del regolamento in vigore e del bando, noi abbiamo realizzato e presentato il progetto culturale valutato positivamente dalla commissione che ha effettuato la selezione e, nel progetto, si descrivono tutte le attività e con estrema chiarezza e si afferma: “Le opere artistiche e dell’ingegno esposte nella mostra sono di proprietà di ogni singolo socio e sono affidate all’associazione in conto dimostrazione e vendita nel rispetto delle normative vigenti”.
“Crediamo – chiude l’associazione – che questo nostro progetto possa contribuire a valorizzare le mura, a offrire servizi e attività di richiamo di grande interesse e valore culturale perché non rappresenta un corpo estraneo al contesto monumentale ma una presenza in profonda simbiosi con il monumento stesso, in continuità con la tradizione storica della città di Lucca. Dentro la bottega si incontra il passato della tradizione, il presente, nel lavoro e nell’attività di operatori che hanno scelto di continuare a far vivere, nell’era dell’automazione tecnologica, lavorazioni manuali frutto del proprio ingegno creativo, e il futuro, perché la bottega rappresenta il luogo e lo spazio dove si trasferisce alle nuove generazioni, il sapere antico e i segreti della manualità creativa e artistica. E’ necessario però essere messi nella condizione di poterlo realizzare, altrimenti, saremmo costretti a rinunciare e sarà il fallimento, non solo del nostro progetto, ma di tutta la corretta e meritevole azione intrapresa dall’amministrazione comunale e dall’Opera delle Mura tesa a valorizzare il complesso monumentale delle mura urbane attraverso progetti di qualità selezionati con un procedimento di evidenza pubblica, ponendo finalmente fine ad una situazione di discutibile legittimità e di privilegi consolidati per alcune associazioni a discapito di tante altre”.