


La città dalle cento chiese riscopre il suo amore per le sue antiche torri. E punta tutto sul recupero di gioielli, rimasti troppo a lungo preclusi agli occhi dei lucchesi e soprattutto dei turisti. E mentre l’amministrazione comunale muove le fila di una trattativa con l’hotel Ilaria per recuperare quelle che sovrastano l’antica porta San Gervasio (Leggi) – un progetto che prevede la realizzazione di almeno cinque camere, una sala riunioni e una ristoro lungo la torre che oggi è preclusa a chiunque – anche la Curia non mancherebbe d’inventiva.
Ci sarebbe infatti in cantiere il progetto di aprire alle visite del pubblico la torre della basilica di San Frediano, con la realizzazione, se fosse possibile, di un ascensore che consenta di salire in “vetta”. Ma il problema sarebbero i fondi, che attualmente non consentirebbero al progetto di andare oltre quello che sarebbe finora, ovvero una idea.
Monsignor Michelangelo Giannotti, delegato arcivescovile per i rapporti con la Sovrintendenza, non conferma e non smentisce: “Di progetti – dice – ce ne sono tanti e in particolare per la basilica di San Frediano. Il problema sono e restano le risorse. C’è stato un interessamento da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – prosegue -, ma al momento la situazione è difficile per tutti”.
Quello del futuro della torre campanaria non è sicuramente l’unico assillo della diocesi per quello che riguarda la basilica. Purtroppo, di recente, è stato respinto il finanziamento al progetto per esporre in luogo adeguato il “tesoro” di San Frediano, presentato dalla Soprintendenza: “Ci spiace che il ministero non abbia concesso i fondi – osserva il soprintendente Luigi Ficacci – ma non demordiamo. Il progetto è di assoluta importanza perché prevede la realizzazione del museo dedicato a San Frediano”. Ma sul progetto per la torre della basilica nulla di concreto sarebbe arrivato finora alle Belle Arti.
Di questa ipotesi, tuttavia, si parla ormai da qualche tempo in città con voci che sono sempre più insistenti, al punto che la voce è rimbalzata l’altro giorno anche in commissione cultura a Palazzo Santini. “Non sappiamo nulla di certo – spiega il presidente dell’Opera delle Mura, intervenuto in quella sede – anche se un recupero del genere potrebbe essere quanto più auspicabile per la città, in un percorso che possa mettere eventualmente in relazione la torre campanarie con la torre civica delle Ore e perché no anche la torre Guinigi”.
Attualmente, comunque, l’accesso alla torre di San Frediano è possibile soltanto attraverso una meravigliosa scala in pietra, a cui è stata aggiunta una balaustra in ferro, ma il percorso, per motivi di sicurezza, è interdetto al pubblico. Ma se il progetto dovesse andare in porto un altro splendido luogo e la sua vista panoramica potrebbero essere restituiti alla città e ai turisti che visitano già con molto interesse le straordinarie bellezze di San Frediano.