
Ex oleificio Borella, il futuro (ri)torna incerto. Il progetto di realizzare nell’edificio industriale dismesso alloggi per dipendenti delle forze dell’ordine è in stallo. Con il rischio che non si sblocchino mai i finanziamenti a cui il Comune di Lucca dopo un accordo siglato con la Prefettura cerca di attingere. In sei mesi, infatti, dal ministero non si è saputo più nulla sullo stato di avanzamento della pratica per ottenere fondi rimasti “dormienti” dal lontano 1991.
Il finanziamento statale, per così dire riattivato dal decreto Milleproroghe del 2014, è consistente: circa 4 milioni di euro, soldi che erano destinati a Pietrasanta ma che non sono stati mai utilizzati. Dopo aver predisposto gli atti necessari e aver fatto anche un viaggio a Roma proprio per perorare la causa, l’assessore Antonio Sichi conferma che ancora nulla di concreto è seguito.
“Come Comune ci siamo mossi celermente non appena si è affacciata questa possibilità – ricorda -: è stato avviato l’iter per adottare la variante urbanistica necessaria e trasformare la destinazione d’uso da industriale a residenziale e il percorso è ormai a buon punto. Nel frattempo sono passati altri mesi senza risposte dal ministero. I tempi della burocrazia sono lunghi, si sa, ma anche nel caso in cui il finanziamento non dovesse venire confermato, non staremo a guardare perché l’ex oleificio Borella va assolutamente recuperato”. Per questo si pensa in caso di forfait del ministero di realizzare in questa sede alloggi per l’emergenza abitativa. Del resto, anche nel progetto che prevede appartamenti per le forze dell’ordine, è prevista una quota da destinare tramite graduatoria per l’edilizia residenziale pubblica. La maggior parte degli appartamenti che vi saranno realizzati qualora arrivassero i fondi saranno riservati – secondo una quota prevalente decisa dal ministero –, con criteri precisi, a dipendenti statali impegnati nella tutela della sicurezza. La quota restante sarà invece assegnata attraverso le graduatorie Erp tradizionali.
“Per garantire un futuro all’ex Oleificio Borella – spiega l’assessore al patrimonio – vogliamo muoverci comunque su più fronti. Aspettiamo, chiaramente, una risposta dal ministero ma intanto predisponendo la variante urbanistica per la destinazione d’uso si può pensare di attingere anche a fondi regionali per l’emergenza abitativa. Potrebbe anche essere una possibilità per riqualificare lo stabile e toglierlo dal degrado in cui versa attualmente”.