Ztl, ritirati 25 pass a politici e ex amministratori

11 febbraio 2016 | 09:05
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Ztl, ritirati 25 pass a politici e ex amministratori

Va avanti il giro di vite del Comune sui permessi Ztl e per contrastare eventuali accessi impropri dalle aree delimitate dalle telecamere dei varchi telematici. Dopo l’annullamento di 600 pass ad ex residenti del centro dopo la verifica incrociata sui dati delle loro auto e delle rispettive residenze, Palazzo Orsetti ha fatto ritirare anche una venticinquina di permessi P, rilasciati a politici (ex consiglieri, ex assessori o quant’altro) che non ricoprendo più cariche strettamente legate alla necessità di accedere al centro storico, hanno perso, a giudizio dell’amministrazione, il diritto di accedere in forma agevolata alla zona a traffico limitato.

Ad annunciarlo è l’assessore alle strade Celestino Marchini in giorni in cui sono roventi le polemiche che riguardano i varchi telematici. Soprattutto per la decisione di porre un freno agli accessi temporanei alla Ztl per categorie che hanno speciali deroghe nel regolamento dei varchi telematici. Tra esse spicca il caso della Misericordia, ai cui volontari è stato negato l’accesso con il semplice inserimento dei dati delle targhe private sul portale web della Metro. Un confronto tra l’assessore Marchini e il presidente dell’associazione di volontariato c’è già stato e l’intenzione è quella di trovare un compromesso che possa accontentare le parti. Nel frattempo i volontari potranno accedere con il vecchio sistema per raggiungere la sede di piazza San Salvatore per il turno di notte. Ma di giorno dovranno raggiungere l’associazione lasciando l’auto fuori dai varchi telematici.
Quello della Misericordia è un caso che ha fatto parecchio clamore, ma i dati sugli accessi per le case di cura, associazioni e enti segnano un incremento vertiginoso tra il 2014 e il 2015.
“Gli ultimi dati che mi sono arrivati nelle settimane scorse – spiega l’assessore Marchini – sono quelli relativi ai soggetti che possono inserire direttamente sul portale web i propri clienti, assistiti, volontari, visitatori. Nel 2014 risultavano 59.470 accessi inseriti, nel 2015 per i medesimi soggetti (strutture ricettive, case di cura, associazioni, enti, ecc.) si passa a 120.124 accessi che corrisponde ad un aumento medio del 199% circa e che sommati ai nuovi soggetti che possono inserire le targhe passano complessivamente a 151.314. Come minimo un amministratore di fronte a questi dati un po’ una domanda se la deve porre ed effettuare i doverosi controlli e prendere gli opportuni accorgimenti”.
Ed è questa l’intenzione dell’amministrazione comunale: “Abbiamo già fissato alcuni incontri con le categorie interessate per spiegare il nostro punto di vista e con il solo obiettivo di impedire eventuali usi impropri di questo sistema di accesso al centro storico – spiega l’assessore -. Nessuno vuole certo negare ad un volontario di prestare il suo servizio, o ad un assistito di una casa di cura di ricevere la dovuta assistenza, né tanto meno ad un turista di raggiungere la struttura ricettiva che ha prenotato. Ma di fronte ad un incremento del genere è necessario fare le opportune verifiche, anche perché 151mila accessi all’anno di questo genere sono tanti. Vogliamo verificare anche con le parti in causa se sia necessario trovare o meno soluzioni alternative per continuare a garantire gli accessi a chi ne ha veramente diritto e evitare invece gli utilizzi impropri se ce ne sono stati”.