Misericordia, ambulanze verso il trasloco dal centro

Il percorso è appena iniziato ma l’obiettivo è quello di trovare una sede logistica più adeguata per il punto operativo della Misericordia di Lucca. Un primo confronto con il presidente Cesare Rocchi c’è stato già giovedì scorso: all’ordine del giorno dell’incontro con l’assessore al patrimonio Antonio Sichi – a cui non era invece presente il collega Celestino Marchini, come riportato in un primo momento – la necessità di trovare una nuova sede logistica per la storica associazione di volontariato, che manterrà comunque la sua base amministrativa e direzionale in piazza San Salvatore, nel cuore del centro storico.
Risolto il “caso” degli accessi alla Ztl dei volontari, l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di mettere a disposizione una struttura o un’area di proprietà per le ambulanze e i numerosi servizi che la Misericordia svolge sul territorio e che ormai rendono “desueta” la base logistica in centro storico.
“L’amministrazione comunale – spiega l’assessore al patrimonio Antonio Sichi – ha accolto al riguardo una richiesta espressa dagli stessi vertici della Misericordia che, per primi, hanno bisogno di una operatività migliore per superare gli obiettivi problemi che crea il punto di emergenza all’interno delle Mura. Noi siamo disponibili ad un percorso che porti ad una soluzione condivisa ed è per questo che abbiamo iniziato ad intavolare un percorso che, se le cose andranno come devono andare, potrebbe essere chiuso nel giro di 6-7 mesi”.
All’incontro di giovedì si è chiuso anche il cerchio sulle questioni relative agli accessi dei volontari con le auto private per raggiungere il luogo di lavoro. La Misericordia, infatti, ha preparato una lista di “autorizzati” a cui sarà concessa senza problemi l’entrata nella Ztl soltanto durante i turni di lavoro.
“Chiarito questo – aggiunge Sichi – si è voluto affrontare un problema più generale che riguarda non la sede amministrativa e direzionale che resterà assolutamente in centro storico, ma sulla necessità espressa dalla stessa Confraternita di avere una base logistica per le ambulanze più funzionale”.
Le proposte finora avanzate prevedono un trasferimento nella prima periferia, entro un raggio chilometrico dal centro storico di massimo 5-6 chilometri. Si sta ragionando già su alcune soluzioni specifiche, ma, come spiega l’assessore, “la discussione è appena agli inizi e devono essere compiute tutte le valutazioni del caso. Ovviamente dal punto di vista del Comune l’operazione ha un senso perché potrebbe implementare i presidi sul territorio, come avverrà ad esempio per la sede della Croce Verde di Ponte a Moriano. La Misericordia è una realtà consolidata che l’amministrazione intende preservare ma chiaramente le decisioni spettano ai vertici dell’ente nel rispetto assoluto della sua autonomia”.
Intanto, però, l’iter è avviato. Quello che prevede la vendita della sede della Croce Verde di Ponte a Moriano alla stessa associazione è al rush finale. “Il Comune – sottolinea Sichi – è pronto a vendere ed entro una decina di giorni andrà in approvazione la specifica delibera. Con questa iniziativa si centrano due obiettivi: anzitutto sarà garantita una sede stabile all’associazione, in più il Comune avrà in concessione spazi dell’immobile per servizi sul territorio”. E questo modello – pur con le ovvie differenze – potrebbe essere quello da prendere ad esempio nella trattativa appena avviata con la Misericordia.