





di Paolo Lazzari
Prima pietra simbolicamente posata per i lavori al chiostro di Sant’Agostino: le opere, per quella che sarà a tutti gli effetti la nuova sede del liceo musicale Augusto Passaglia, termineranno a settembre 2016, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico. Così molti rappresentanti delle istituzioni si sono riuniti stamani (15 febbraio) nel chiostro stesso, per parlare dei lavori (in realtà già iniziati ed assegnati alla ditta Michele Bianchi costruzioni, di Lucca): c’erano il presidente della Provincia Luca Menesini, quello della Fondazione Crl Arturo Lattanzi, il senatore Andrea Marcucci, il consigliere regionale Stefano Baccelli, l’assessore Enrico Cecchetti in rappresentanza del sindaco Alessandro Tambellini e, con loro, anche l’architetto Francesca Lazzari, delegati del Demanio, la dirigente scolastica del liceo musicale Maria Pia Mencacci ed il provveditore agli studi Donatella Buonriposi.
Insieme a politici ed insegnanti, anche alcuni alunni della scuola, ansiosi di toccare con mano la nuova realtà. Ora un tavolo tecnico seguirà tutto l’iter dei lavori: “La concessione demaniale qui scadeva a febbraio – ricorda l’architetto Lazzari – ma è stata rinnovata per un anno, perché è pendente un procedimento inerente al piano di valorizzazione dei luoghi. Il liceo occuperà due ale superiori del complesso (secondo un disegno ad ‘L’) ed una zona al piano terreno. Proveremo a portare qui tutte le classi per settembre”.
Classi che oggi sono nove e che, per il nuovo anno scolastico, potrebbero salire a dieci: “Oggi gli studenti sono spalmati su diverse sedi – osserva Mencacci – divise tra via Fillungo, San Romano e via della Caserma. Inutile dire che si tratta di una situazione scomoda, per alcuni versi critica, per cui attendiamo con ansia questa nuova sede”. Il Passaglia, nato nel 2003, potrà così usufruire di spazi nuovissimi: “Oggi inizia il vero recupero di un edificio che risale al 1300 – commenta Menesini appoggiando una pietra ad una delle colonne – e si tratterà di un’operazione celere. Tutto questo è stato reso possibile soltanto grazie alla grande sinergia tra tutti gli enti coinvolti”. Un gioco di squadra sottolineato anche da Baccelli: “Questa è l’unica operazione del genere in Toscana – afferma – e ci fa piacere, perché come Provincia volevamo fortemente che le scuole ad indirizzo umanistico rimanessero nel centro storico, che è un luogo capace di ispirare le menti. Un sogno che sembrava impossibile sta per realizzarsi”.
E, mentre Buonriposi evidenzia come una scuola nuova abbia bisogno anche di un corpo insegnanti all’altezza, e che per questo è stato deciso di accordare preminenza ai docenti del liceo musicale, Lattanzi lancia un monito ai suoi successori: “Spero che la Fondazione Crl – commenta – conservi sempre l’umiltà di ascoltare i bisogni della città e la capacità progettuale di realizzare le cose”.
Ora il piano di valorizzazione dovrà stabilire se sarà possibile recuperare alla scuola l’intero chiostro perché, ad oggi, al piano terra ci sono uffici governativi, una biblioteca ed un archivio. “Il recupero di questi spazi può portare nuova linfa in questa zona della città – osserva Marcucci – ed oggi voglio ringraziare in particolar modo il sottosegretario Toccafondi, perché si è speso in prima persona. Questo è l’esempio più nitido di come il fare sistema possa portare a risultati eccellenti”. Posizioni condivise anche da Cecchetti: “Recuperiamo e valorizziamo un pezzo della nostra città, è un grande momento”. Soddisfatto per l’inizio dei lavori anche Michele Sarti Magi, del comitato scolastico lucchese: “Sono veramente molto contento che i lavori siano partiti. Adesso il progetto c’è, i lavori sono partiti e oggi ufficialmente è iniziata la ristrutturazione. Davvero una grande soddisfazione vedere che siamo riusciti a fare tutto questo. L’emozione che sto provando oggi è unica. E’ un giorno speciale per la mia scuola, per me e per il mio comitato. Ringrazio tutti coloro che ci hanno creduto e soprattutto la grande pazienza dei miei compagni, che, insieme a me, nell’attuale sede ci hanno studiato e lavorato per molto tempo. Un ringraziamento particolare va al presidente Menesini. Adesso aspettiamo fiduciosi settembre. Ci dobbiamo credere, tutti insieme, mai divisi”.
I lavori nel dettaglio. I lavori, iniziati in questi giorni, sono svolti da una Ati costituita da tre ditte lucchese: l’impesa Ingegner Michele Bianchi; Angelo Impianti e Tecnoservice srl, che ha vinto l’appalto grazie a un’offerta tecnica molto articolata che prevede, tra l’altro, anche numerosi interventi migliorativi rispetto al progetto messo a gara: si tratta di una proposta progettuale che la stessa Ati ha caratterizzato, intitolandola La fabbrica dei musicisti.
Le opere di restauro prevedono un quadro economico di 1 milione e 500mila euro, di cui 700mila euro provengono da stanziamenti statali, 720mila euro dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, mentre i restanti 80mila euro sono fondi diretti della Provincia. Il progetto originale del recupero del complesso di Sant’Agostino venne stilato dalla Soprintendenza Bapsae di Lucca e Massa Carrara, quando ancora era questa la sede ipotizzata per tali uffici: la Provincia, sulla scorta di tale progetto, lo ha attualizzato e reso conforme alle esigenze di un plesso scolastico.
Dal canto suo, la ditta ha proposto migliorie rispetto al piano originale, che comprendono, tra l’altro, l’incremento degli accorgimenti per l’efficienza energetica, il completamento dell’impianto di riscaldamento con elementi radianti a pavimento e la coibentazione acustica, in moda da ridurre l’impatto sonoro sull’ambiente esterno.
Inoltre, poiché i locali dell’ex convento accoglieranno il liceo musicale lucchese, una particolare attenzione è stata riservata proprio all’aspetto acustico dei locali, affidata dallo studio tedesco Gherard Muller, specializzato in ingegneria sonora.Una volta che i lavori saranno terminati, il Liceo Musicale potrà contare su una sala musica di insieme di 100 metri quadri; una sala riunione per i professori (24 metri quadri); un’aula di tecnologie sonore (40 metri quadri); 5 aule per la didattica e 9 per gli strumenti. Oltre a questi locali, al piano terra saranno realizzati 2 ampi spazi per le prove di strumento, mentre nei corridori verranno ricavati locali per i docenti e spazi per gli incontri con i genitori e per la sosta.
Per completare il quadro degli interventi, saranno realizzate opere che riguardano la sicurezza, con l’installazione degli impianti anti-intrusione e videosorveglianza, nonché la segnaletica di emergenza per le via di fuga e l’allestimento degli arredi per le aule di strumento e la sala musica.