Sanità, Uil: “Ticket e liste d’attesa, così non va”

22 febbraio 2016 | 14:57
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Sanità, Uil: “Ticket e liste d’attesa, così non va”

“La politica e le istituzioni locali adesso devono decidere: sono per la sanità a portata di tutti e vogliono mettere in piedi tutte le azioni necessarie a salvarla oppure vogliono solo rimanere con le mani in mano a guardare le decisioni calate dall’alto?”. A chiederlo sono i segretari Uil Fpl, Pietro Casciani e UilP Antonio Malacarne: “La politica è assente su tutto il fronte rispetto alle problematiche che stiamo affrontando in previsione delle decisioni che si prenderanno in area vasta. Stiamo parlando di un’azienda che abbraccia quasi 1,5 milioni di abitanti e oltre 13.000 dipendenti e non è chiaro il ruolo che giocherà la nostra provincia, le istituzioni ci sono o stanno alla finestra a guardare?”.

Oltre alla riorganizzazione interprovinciale ci sono poi da risolvere i problemi del territorio: “La politica deve dare delle risposte sui problemi concreti. Le liste d’attesa per esempio su tante specialistiche, sono troppo lunghe e di fatto i cittadini devono rivolgersi ai privati. Che in una logica di mercato su alcune prestazioni praticano prezzi al pari o minori dei ticket. Non è più quindi una scelta del cittadino se servirsi del pubblico o del privato, molto spesso è un obbligo, una necessità, o un’opportunità, se vogliamo delle risposte in tempi adeguati. Ma non tutti se lo possono permettere. E’ normale visti i tempi di attesa che un pensionato o un cittadino debba versare un terzo della pensione o dello stipendio per fare delle visite o degli esami specialistici? Molti rinunciano quindi a fare le analisi con il risultato che dovranno poi essere curati con maggiori costi a carico del sistema sanitario regionale per l’aggravarsi delle patologie. Dove è finita quindi la prevenzione? Adesso basta discorsi – concludono Malacarne e Casciani –. La UilP e Uil Fpl vogliono risposte dalla politica”.