Gesam Energia, sindaco: faremo le nostre segnalazioni

23 febbraio 2016 | 14:22
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Gesam Energia, sindaco: faremo le nostre segnalazioni

Una risposta circostanziata all’Anac sulla scissione asimmetrica Gesam e, per quello che riguarda Gesam Energia, una eventuale azione di responsabilità del cda nei confronti dell’ormai ex presidente della società, Giovanni Magnani che venerdì scorso (19 febbraio) ha fatto scoppiare il polverone che ha portato alla sua (già prevista) destituzione, sostenendo che la società che è stato chiamato a dirigere dal sindaco deve avere ancora 4,5 milioni dal Comune. Accuse alle quali hanno subito replicato il numero uno di Gesam spa Ugo Fava e lo stesso primo cittadino, correggendo la cifra al ribasso e spiegando che si tratterebbe di denaro riconducibile al contratto Sinergo, quello attivato dall’ex amministrazione Favilla per il servizio di illuminazione pubblica.

Ebbene, a poche ore dall’assemblea dei soci che nominerà il nuovo presidente, il sindaco Alessandro Tambellini annuncia la volontà di andare a fondo alla questione Gesam Energia. Il caso sollevato da Magnani sarà segnalato dal sindaco all’Anac (l’associazione nazionale anti-corruzione) che dopo l’esposto del senatore Altero Matteoli ha chiesto chiarimenti sulla scissione della Gesam: gli uffici stanno predisponendo gli atti per una risposta all’insegna della trasparenza e in cui potrebbero essere aggiunte anche le ultime “novità” sollevate dal caso Magnani. Ma potrebbe non essere l’unico atto formale che sarà intrapreso: “L’amministrazione – ha sottolineato il primo cittadino – ha la facoltà di sottoporre la questione a soggetti terzi”. Ed è quello che farà, lascia capire il primo cittadino. Che non esclude nemmeno la possibilità di un’azione di responsabilità. Formalmente un atto che potrebbe intraprendere il cda, che già ieri mattina con voto unanime ha sollevato dall’incarico il presidente Magnani, qualora venisse accertato qualche danno.
La tensione attorno all’intera questione resta comunque molto alta. La nomina del nuovo presidente, secondo Tambellini, servirà comunque “a mettere le cose in ordine” e dovrà fare la differenza. Neanche tanto sullo sfondo c’è infatti il percorso per partecipare alla gara della rete del gas, una strada già intrapresa e che anche oggi il sindaco difende: “I miei obiettivi in questo frangente sono e restano tre: salvare e difendere la società, salvaguardare ogni singolo posto di lavoro e mantenere per la città un ruolo da protagonista in vista della gara. Per cui non accetto che mi si dica che sto svendendo Gesam, perché non ho svenduto proprio nulla, visto che oltretutto non ho messo la firma da nessuna parte”. “L’accusa che ci è stata rivolta circa un tentativo di svendere la Gesam Energia attraverso una sua presunta svalutazione – dice – mi lascia sorpreso, perché se ciò che Magnani dice fosse eventualmente accaduto, ciò avrebbe avvantaggiato il Comune e non come è stato detto Toscana Energia. Credo che in vista della nuova gara il Comune non possa trovarsi da solo con i mezzi che ha. Le alternative sono restare fermi oppure tentare di vincere questa gara ed è quello che vogliamo fare”. I numeri per “farcela da soli” non ci sono secondo il sindaco: “Se ipoteticamente dovessimo acquistare le quote di Toscana Energia in Gesam, che ne detiene il 40%, occorrerebbe qualcosa come 30 milioni di euro. Partecipare alla gara e vincerla potrebbe richiedere invece un investimento non inferiore ai 120 milioni di euro”. Numeri che parlano da soli se confrontati con quelli del bilancio comunale.