
Penetrabilità, riammagliamento, no a nuove costruzione e apertura anche alle possibilità residenziali ma solo sotto forma di cohousing o housing sociale. Queste le linee guida, che dovrebbero essere contenute nel regolamento urbanistico, riguaro all’area di Campo di Marte. Sarà in quel documento, infatti, che sarà sottoposto all’approvazione prima della giunta, quindi al passaggio in consiglio comunale, che si determinerà parte del futuro della zona che finora ha visto le funzioni sanitarie dell’ex ospedale di Campo di Marte. Anche se nel piano strutturale saranno contenute solo indicazioni di massima qualcosa già si può intuire di quelle che sono le volontà dell’amministrazione, che sono quelle poi contenute nel masterplan frutto del tavolo tecnico politico che ha prodotto le idee per occupare gli spazi lasciati liberi dalla Asl e anche l’intera zona di Pulìa.
Fermo restando che sarà la Asl, proprietaria degli immobili, a fare le proprie valutazioni sulla messa sul mercato degli immobili a suo carico, è certo che la zona potrà contenere destinazioni direzionali, commerciali e, in parte residenziali. E sarà aperta al resto della città. Come nel caso dell’ex manifattura Tabacchi, infatti, si vuole recuperare al resto della città un’area finora chiusa. Ma con alcune indicazioni. Innanzitutto l’invarianza dei volumi: nessuna nuova costruzione, insomma, sarà possibile nell’area, salvo il fatto di poter sostituire con nuove volumetrie eventuali abbattimenti nella zona, che potranno riguardare solo le aree non vincolate. Per il resto spaizo dunque a uffici, al piccolo commercio ma non alla grande distribuzione. E possibilità, circa la destinazione residenziale, per ipotesi di cohousing e housing sociale e non al libero mercato del mattone.
Sul futuro urbanistico della città tanti poi sono i punti interrogativi cui l’amministrazione sarà chiamata a dare delle risposte. Di certo, al momento, c’è che cambieranno i confini delle diverse Utoe. Una di queste, ad esempio, non riguarderà il solo centro storico dentro le mura ma si allargherà oltre, andando a comprendere anche l’area della città ottocentesca e delle ville liberty.
Questione delicata è quella che riguarda la ex caserma Lorenzini, per cui l’amministrazione la scorsa settimana ha revocato l’appato alla ditta che aveva in concessione i lavori. Una scelta ritenuta obbligata dalla maggioranza che guida il Comune di Lucca che apre a un futuro diverso per l’immobile. Anche se i tempi non sono brevi dopo l’approvazione della delibera di giunta e ella relativa determina dirigenziale. Al momento è stata comunicata la risoluzione del contratto alla ditta assegnataria, cui ora sarà affidato un certo tempo per liberare il cantiere. La stessa comunicazione arriierà poi al direttore dei lavori e al collaudatore. A questo punto, e in attesa di vedere quali saranno le decisioni dell’azienda estromessa, non è escluso che nelle more dell’eventuale riapertura del cantiere si possa riaprire il parcheggio.
La cosa più importante, comunque, è che le risorse non sono perse perché anche i lavori previsti nell’originario progetto Piuss rientrano in quelli finanziati con fondi regionali e non con fondi comunitari che rischiavano di essere persi qualora non si fossero rispettati i tempi pattuiti. Questo significa, comunque, che l’originario progetto per la realizzazione dell’ampliamento del museo del Fumetto, dell’asilo nido per 13 bambini e del centro congressi, potrebbe a questo punto, con l’accordo della Regione, subire modifiche e prevedere nuove funzioni.
Insomma, urbanistica e futuro dei grandi contenitori in fermento per l’ultima fase di mandato dell’amministrazione Tambellini. Il piano strutturale, intanto, ha ricevuto il necessario parere dall’Autorità di Bacino e la prossima settimana dovrebbe passare in giunta. Solo dopo si aprirà la fase delle osservazioni, che potrebbe essere favorita da una serie di incontri sulla cittadinanza. Per la tempistica dell’adozione, invece, molto dipenderà da cosa decideranno i consiglieri comunali, ovvero se riterranno necessari nuovi passaggi in commissione urbanistica per approfondimenti. Ma l’ok definitivo potrebbe arrivare entro la fine dell’estate.