





Scissione asimmetrica di Gesam, la polemica approda in commissione. E’ l’amministratore di Lucca Holding, Andrea Bortoli, a presentare ai consiglieri della commissione partecipate, “integrati” dalla presenza di molti capigruppo (Bianchi per Rifondazione Comunista, Pini per il Gruppo Misto e Angelini di Governare Lucca) la proposta di lettera di intenti da sottoporre all’amministrazione e al Consiglio per andare avanti con le trattative con Toscana Energia. Una proposta non vincolante ma con degli effetti, che Bortoli ha voluto ribadire all’assise in sala biblioteca di Palazzo Santini.
Lo dice chiaramente in un passaggio della lunga mattinata con i commissari: “Io – dice – non ho niente da vendere e non devo convincere nessuno. Mi è stato chiesto dall’amministrazione di raggiungere alcuni obiettivi, che sono la messa in regola del sistema delle partecipate, la tutela dell’occupazione e il mantenimento della sede di Gesam a Lucca e su questa base ho iniziato a intavolare le trattative. E’ una ipotesi che si aggiunge alle altre e non ho nessuno problema a dire, da imprenditore, che se fosse stata la mia azienda non avrei scelto questa soluzione ma avrei tranquillamente aspettato in poltrona che arrivasse il bonifico da parte del vincitore della gara del gas”.
Un invito alla riflessione, dunque, quello di Bortoli ai commissari, che non ha mancato di suscitare polemiche. L’amministratore ha illustrato l’ipotesi di accordo e spiegato il motivo per cui, dopo la scissione fra Gesam Reti e Gesam Servizi (Gesam Gas & Luce resterebbe autonoma e sotto il controllo al 100 per cento della Lucca Holding), Toscana Energia sarebbe destinata ad avere la maggioranza delle azioni della società che gestisce le reti del gas: “Il conferimento delle reti fuori dal territorio del Comune di Lucca e le risorse finanziariie per potenziare la società per avere credenziali e attribuzioni in vista della gara del gas – ha spiegato Bortoli – porterebbero a questo”. Ovviamente posto che il Comune non abbia le risorse o le intenzioni di partecipare ad una eventuale ricapitalizzazione.
Bortoli è tornato anche sulla questione di Gesam Energia: “Il valore di Gesam Energia in vista del concambio azionario – dice – dell’advisor Utiliteam sarebbe di 2 milioni e 250mila euro sulla base dei bilanci approvati in questi anni. L’ingegner Magnani ha però presentato in conferenza stampa, insieme a un rappresentante della Rsu dell’azienda, valori diversi asserendo la presenza di una sottofatturazione di 900mila euro annui per cinque anni, per un totale di 4,5 milioni di euro. Ho fatto caricare nel foglio di calcolo dall’advisor questi valori. Ebbene, se avesse ragione Magnani il valore di Gesam Energia sarebbe di 12,8 milioni di euro e il Comune per riportarla totalmente sotto la Lucca Holding dovrebbe sborsare non più 890mila euro ma 5 milioni e 121 mila euro”. Ovviamente la posizione della Holding, in attesa che la valutazione venga fatta, come richiesto dal Comune, da un perito del tribunale, è che facciano fede i bilanci approvati dallo stesso Magnani.
Lo scontro Angelini – Bortoli
Sul tema interviene il professor Piero Angelini, di Governare Lucca, che contesta la ricostruzione di Bortoli con un pesante j’accuse dai toni anche accesi. “Chi lo ha messo l’ingegner Magnani in quel posto? – chiede Angelini – E’ un iscritto al Pd, lo avete scelto voi, dovete risolvere questa questione che è anche una questione interna al partito. Se avete cognizione che i vostri dati sono veri, ora che avete nominato un nuovo presidente, fate approvare il bilancio, ma io registro che l’ingegner Magnani dice una cosa diversa”. “Bortoli poi – aggiunge Angelini – asserisce che il contratto Sinergo e Calore è stato dichiarato illegittimo dall’allora autorità garante. a è una cosa vecchia visto che, di fronte alle motivazioni contropresentate dal Comune la stessa non è andata avanti. E comunque, essendo un obbligo di legge quello di togliere i contratti di riscaldamento e illuminazione pubblica dalle mani del privato non vedo perché a beneficiarsi di questo passaggio debba essere Toscana Energia”. “Bortoli – conclude Angelini – dovrebbe ammettere di aver fatto un errore irrecuperabile e un’operazione demenziale”. In questo senso lo stesso consigliere ha presentato una mozione da discutere in Consiglio in cui si chiede di recedere dall’operazione di scissione asimmetrica.
Bortoli replica secco, innanzitutto sul tema Gesam Energia: “Il contrasto che c’è – dice – non è fra i dati del Comune e i dati di Magnani, ma fra i dati di Magnani e i dati di Magnani, visti che i bilanci approvati non esprimono una parola dell’esistenza di una partita latente. Anzi, addirittura il bilancio 2014 dice che sono comprese tutte le partite latenti. Si arriva poi all’agosto 2015 in cui, in un incontro, Magnani, dopo aver approvato l’ultimo bilancio ad aprile, dichiara di aver tenuto sospeso alcune questioni fra cui quelle dei pagamenti del Comune sul contratto Sinergo. Io ho risposto che era inammissibile che fossero state sospese queste partite e che il presidente avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità”. Una risposta che provoca l’ennesima reazione di Angelini: “Lei ammette – dice – che Magnani le ha confidato nell’agosto del 2015 che il bilancio di Gesam Energia non era regolare. Comunque sia in quello che dice non parla come presidente di Lucca Holding ma come simpatizzante di Toscana Energia”.
Bortoli replica poi anche all’altra osservazione, ovvero alla possibilità di procedere alla gara con un’Ati fra Gesam e Toscana Energia: “L’antitrust – spiega – esplicita chiaramente quelle che sono le associazioni sovrabbondanti, che sono quelle che si fanno quando non ci sarebbe bisogno di farle. E questo sarebbe il caso, ma sono vietate dalla legge 287 del 1990. Angelini lo dica al professor Stancanelli”. L’alternativa, insomma, al partecipare alla gara assieme a Toscana Energia è quella di riscattare tutte le attività e i servizi comunali dal partner privato, per una spesa stimata in circa 5 milioni di euro.
Il distinguo di Pagliaro (Pd)
La maggioranza che sostiene Alessandro Tambellini, in larga parte convinta della necessità di procedere all’operazione, deve registrare però i dubbi di Lucio Pagliaro, presidente della commissione urbanistica ed esponente renziano del Pd. Pagliaro espone proprio in commissione i suoi dubbi: “Sono convinto che l’accordo con Toscana Energia sia la scelta più efficace e che avrebbe poco senso andare alla ricerca di un nuovo partner per andare alla gara quando la stessa può fornire i requisiti economici che mancano. Sono anche convinto che lo strumento per ripulire i rapporti in essere è la scissione asimmetrica. Ma quello che mi riservo di valutare è come si è arrivati a determinare i valori per il concambio che poteranno al fatto che dopo questa operazione Lucca Holding non avrà più capacità di incidere in Gesam. Mi chiedo: si poteva fare altro? Si possono perseguire altre vie per raggiungere questo obiettivo?”. “Per esempio – afferma Pagliaro – non si capisce perché acquisire anche la partecipazione di Toscana Energia in Gesam Luce e Gas. E poi i termini dell’accordo. Il voto con la maggioranza qualificata è limitato ad alcuni casi, sicuramente importanti, ma che non mette al riparo, ad esempio, dal fatto che Toscana Energia decida di non ridistribuire gli utili della società. A questo punto, a fronte della possibilità di non ricevere come Comune più utili dalla Gesam potrebbe essere preferibile non partecipare alla gara e spuntare un buon prezzo per la cessione delle reti e investire il ricavo per rafforzare Gesam Servizi e tenere un po’ di denaro in cassa”. “Mi rendo conto – chiude Pagliaro – che faccio parte di una maggioranza e di un partito, ma ritengo che nell’azione amministrativa debbano venire prima i cittadini e poi il Pd”.
Bortoli replica anche alle affermazioni del consigliere: “Innanzitutto – dice – uno dei motivi per aderire alla scissione asimmetrica da parte di Toscana Energia era proprio quella di liberarsi di Gesam Gas, forse dopo che ad essa è stato intimato di liberarsi di tutte le partecipazioni in società miste pubblico private dove non si siano svolte gare a doppio oggetto. Detto questo come amministratore di Lucca Holding ho fatto del mio meglio per concludere l’accordo migliore possibile, ciò non toglie che ci potrebbero essere degli spazi da percorrere se qualcuno vuole farlo”. Sui tempi, però, Bortoli è chiaro: “La lettera di intenti – dice – non impegna le parti ma determina, una volta firmata, degli effetti precontrattuali. Allungare troppo i tempi per portare avanti la trattativa potrebbe esporre alla possibilità di richiesta di danni dalla controparte.
La gara del gas e le conclusioni del sindaco
Ieri è arrivato l’ok al decreto milleproroghe che sposta la deadline per l’indizione della gara provinciale, di cui il Comune di Lucca è stazione appaltante, all’11 ottobre 2016. “Poi – spiega Bortoli – la Regione Toscana può concedere altri sei mesi di tempo dopo di che arriva il commissario regionale”.
Tempo, insomma, ce ne potrebbe essere prima dell’indizione della gara, ma il Comune vuole comunque procedere verso la scissione. Lo dice, in chiusura, il sindaco Tambellini: “In questo caso – spiega – come in tutti gli altri casi durante la nostra amministrazione, abbiamo voluto mantenere fede ad alcuni principi. Innanzitutto dare una risposta a quanto richiede la legge, mantenere l’occupazione e non perdere il livello di ricchezza raggiunto. Portare a casa dei soldi, insomma, non va nella direzione da noi indicata. Ci sono alternative possibili? Ben venga, ma vogliamo fatti e non solo discorsi per decidere di procedere altrimenti. Che le scelte siano state giuste lo dimostra quanto successo per il trasporto pubblico locale: entrando in Ctt Nord non solo abbiamo partecipato alla gara ma non si è perso neanche un posto di lavoro, compresi quelli della T-Travel”.
Consiglio comunale ad hoc. Il nuovo round si prepara per martedì prossimo (1 marzo): la conferenza dei capigruppo ha deciso nel primo pomeriggio di convocare in seduta serale un consiglio comunale interamente dedicato a Gesam e alla scissione. Un’altra questione bollente sarà invece al vaglio dell’assise il 10 marzo prossimo: il Consiglio si occuperà di discutere della gara per la concessione delle case di riposo.