Mura, inaugurato il sotterraneo di Santa Croce – Foto






“Entro il 2017 restituiremo interamente le Mura di Lucca ai suoi cittadini”: con queste parole il sindaco, Alessandro Tambellini, ha inaugurato l’ultimo dei tre sotterranei, quello di Santa Croce, riaperto dopo quelli di San Martino e San Paolino. Insieme al primo cittadino oggi (26 febbraio) erano presenti anche l’assessore regionale Monica Barni, l’assessore Francesca Pierotti, il deputato Raffaella Mariani, il presidente dell’Opera delle mura Alessandro Biancalana ed il coordinatore dell’ufficio tutela dei beni architettonici della soprintendenza, Francesco Cecati. L’intervento globale sul monumento, partito nel 2013, ha previsto un contributo di 13 milioni di euro da parte della Fondazione Crl, di 2,5 milioni da parte della Regione e di 800mila euro da parte del Ministero dei beni culturali.
“Le mura appartengono ai lucchesi – prosegue Tambellini – e adesso, dopo decenni, sono nuovamente diventate oggetto di intervento da parte di un’amministrazione. La nostra idea è quella di completare il sistema mura entro il 2017, recuperando anche porta san Jacopo e porta san Donato, oltre a completare l’intera pista ciclabile. Questo intervento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Regione Toscana, dimostratasi particolarmente sensibile all’operazione di restauro, conservazione e valorizzazione delle mura di Lucca, che il Comune sta conducendo insieme al Ministero dei beni culturali e alla Fondazione Cassa di Risparmio”.
I tre sotterranei Santa Croce, San Paolino e San Martino sono stati oggetto di un recupero complessivo finanziato dalla Regione Toscana con 2.500.000 euro. I lavori, iniziati la scorsa primavera, hanno riguardato la ripulitura del paramento, la realizzazione di pavimentazioni in terra armata, la canalizzazione delle acque, la installazione di un impianto elettrico a Led policromo e di un impianto di videosorveglianza collegato direttamente con le forze dell’ordine. L’intervento di restauro è avvenuto nel rispetto della struttura del monumento, cercando di esaltarne le caratteristiche architettoniche nelle sue stratificazioni storiche.
“Questo è davvero un intervento sistematico – commenta l’assessore Barni – non sporadico. La cosa migliore è al collaborazione che è nata tra enti ed istituzioni diverse, per restituire un gioiello ai suoi cittadini. Adesso continuiamo a lavorare insieme”.
Soddisfazione anche da parte di Lattanzi: “Del resto tutto è cominciato da un’iniziativa della Fondazione Crl – rammenta – ed in soli 3 anni completeremo il sistema mura”. Il tema della restituzione sta a cuore anche a Cecati, che ricorda come “in questo tratto si intersecano diverse cinte di epoche diverse” e come “nelle mura la cittadinanza possa riscoprire ogni giorno i suoi valori di libertà”: la scritta Libertas, del resto, campeggia ovunque da secoli.
In particolare, nel sotterraneo Santa Croce è stata riportata a vista la pavimentazione cinquecentesca in acciottolato di fiume e lastricato in pietra, la canaletta in pietra e cotto lungo il perimetro di vari locali e quattro pozzi di drenaggio dell’acqua.
Nel sotterraneo San Paolino sono state realizzate tre strutture a vista in acciaio corten a rinforzo delle strutture murarie, in corrispondenza degli ingressi, è stato sostituito il ponticello sul canale degli spalti, realizzato l’asfalto natura sulla viabilità esterna e realizzata l’illuminazione a terra. Nel sotterraneo di San Martino è stata riportata alla luce la torre esagonale trecentesca e alcune parti delle pavimentazioni del Cinquecento.
Nell’ambito dello stesso finanziamento regionale, sono state installate nuove luci al paramento delle Mura: 93 corpi illuminanti allineati sugli spalti nel tratto compreso fra Porta Elisa e Porta San Iacopo.
Con le economie ottenute, 235.000 euro circa, verranno realizzati a breve altri due interventi: un ulteriore lotto di illuminazione del paramento tra Porta San Donato e il Baluardo Santa Croce, mentre in corrispondenza del sotterraneo Santa Croce sarà realizzato un percorso pedonale che dal sotterraneo si collega agli spalti delle Mura.
Alla comunanza di intenti plaude anche Biancalana: “Stiamo riuscendo a sistemare tutto quello che riguarda il monumento – commenta – dagli spalti esterni al suo cuore”. Davvero suggestiva la vista che si gode dall’interno: nel percorso si apre infatti uno squarcio che dà sugli spalti e che, probabilmente, diventerà materiale per prossime cartoline di Lucca.
Paolo Lazzari