Nuova guerra per il banco ambulante dietro San Michele

29 febbraio 2016 | 13:59
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Nuova guerra per il banco ambulante dietro San Michele
Nuova guerra per il banco ambulante dietro San Michele
Nuova guerra per il banco ambulante dietro San Michele

di Roberto Salotti
Non si chiama Madre Coraggio, come la celebre protagonista di uno dei capolavori di Bertolt Brecht, la commerciante costretta a ridursi a viandante e a portarsi dietro il suo banchetto durante la guerra dei trent’anni, di cui le prime vittime furono i loro tre figli. Ma sicuramente vive (e commercia) nel bel mezzo di una battaglia. Sicuramente la storia calza bene alla vicenda di Luciana Banchieri, la titolare della Ciccisbanco Sas, ormai da oltre un anno al centro di una guerra che, certo, non fa vittime ma non accenna nemmeno alla tregue.

La storia, quella ‘nostra’, come si sa, è ambientata in piazza San Michele: c’è Luciana che da oltre 20 anni sta con il suo banchetto ambulante nella zona a fianco del coro della chiesa, e ci sono gli esercizi pubblici che litigano con lei e tra di loro per il suolo pubblico. A inizio dicembre, dopo diversi pronunciamenti del Tar e contromosse del Comune, sembrava doversi essere raggiunto un accordo. Tanto che, il 7 dicembre scorso, arriva il nuovo provvedimento di trasloco per il banco della Banchieri: deve tornare dietro il coro del Duomo, nel posteggio che le era stato assegnato originariamente e che figura nel regolamento del commercio approvato nel 2011. L’ambulante ha fatto come ordinato, ma dando seguito alla disposizione soltanto la scorsa settimana. Questo perché durante le feste si trasferisce in piazza Napoleone e poi, anche lei, si concede un po’ di riposo.
Ma non si può dire certo che nel frattempo sia tornata la pace. Anzi, proprio la settimana scorsa è finito sul tavolo del Tar un nuovo ricorso proposto dalla pizzeria Pellegrini che chiede anche di sospendere il provvedimento di trasloco del banco, la concessione d’uso del suolo pubblico rilasciato ad un altro locale finito nella contesa – ovvero, come molti ricorderanno, la Tana del Boia -, mettendo nel mirino stavolta anche il regolamento stesso del Comune che con l’ultimo provvedimento, come si tenta di far notare nel testo dell’ultimo ricorso, avrebbe esercitato “eccesso di potere” – è l’osservazione della pizzeria Pellegrini – ed in modo “parziale”, perché avrebbe negato l’uso del suolo pubblico alla proponente del ricorso, accogliendo invece la richiesta della Tana del Boia che, infatti, ha sistemato tavolini e sedie, come da regolare concessione rilasciata alla titolare Francesca Valle e che scadrà il prossimo 16 marzo.
Insomma, un altro guaio per il Comune? L’ufficio tributi che si occupa del rilascio delle concessioni per l’uso del suolo pubblico è convinto di no, perché ha disposto il trasloco della Banchieri nella sua posizione originaria a seguito di una osservazione dello stesso Tar nel ricorso andato a sentenza a fine novembre e presentato ancora dalla pizzeria Pellegrini. Con quell’atto la titolare Gigliola Pellegrini, attraverso i suoi legali, aveva ottenuto la sospensione e poi l’annullamento del provvedimento di revoca della concessione del suolo pubblico avuta dal Comune (e scaduta nel novembre scorso), perché davanti alla pizzeria doveva tornare Ciccisbanco. Quella però, ha sottolineato il Tar, è l’unica collocazione prevista per lo stand della Banchieri, tanto da essere inserita nel regolamento del commercio che in quel punto, spiegano i giudici amministrativi, non è mai stato impugnato (Leggi). La pizzeria Pellegrini aveva provato a far notare che quel posteggio non era mai stato utilizzato e che la consuetudine era sempre stata un’altra, portando ad avallo della propria tesi il fatto che regolarmente agli esercizi pubblici presenti in zona e nel particolare alla pizzeria venivano regolarmente rilasciati i permessi per l’utilizzo del suolo pubblico.
Una cosa che si fa notare anche nel nuovo ricorso, contro cui si è costituito il Comune ma anche la Tana del Boia.
L’ultimo ricorso è scattata proprio su questo punto, quando cioè l’11 dicembre scorso alla pizzeria Pellegrini viene notificato il diniego del Comune alla concessione di suolo pubblico fino al prossimo 14 marzo. Il locale in particolare chiedeva di rinnovare la concessione triennale appena scaduta che da ultimo, dietro pagamento del corrispettivo canone, aveva previsto uno spazio di circa 25 metri quadrati per il dehors della pizzeria. Niente da fare: per il Comune non può essere concesso tutto quello spazio, perché andrebbe a interferire con quello del banchetto ambulante. Ma gli uffici – hanno spiegato – saranno disponibili ad accogliere una nuova richiesta di concessione, ma “ridimensionata”, “limitatamente – si legge nel testo del ricorso – alla porzione non occupata da Ciccisbanco”.
Un altro “guaio” è sorto quando è stata invece accolta la richiesta di concessione di suolo pubblico della Tana del Boia che a quel punto, “liberata” dall’ingombro del banchetto posizionato proprio davanti all’ingresso, ha potuto mettere fuori i tavolini. La pizzeria, non è d’accordo: ed è per questo che chiede di sospendere anche questa concessione, in attesa della (nuova) decisione nel merito del tribunale amministrativo regionale.
L’udienza per decidere della sospensiva è stata fissata il prossimo 16 marzo. Ciccisbanco sarà costretto di nuovo a sloggiare? Il regolamento lo vuole dove è stato spostato: dietro al coro della Chiesa. Lì e non altrove. E con la guerra delle carte bollate che non accenna a cessare, è facile prevedere che l’unica soluzione giungerà con il nuovo regolamento del commercio, visto che scade alla fine dell’anno. E alla porte della primavera e della stagione estiva, non è scontato che spuntino altri ricorsi.