
Gesam, i lavoratori confermano il no alla scissione asimmetrica. Lo hanno ribadito ieri, in una assemblea molto partecipata in vista dell’appuntamento di questa sera in consiglio comunale.
“L’assemblea del personale del Gruppo Gesam – si legge in una nota – si è conclusa ieri pomeriggio con l’espressione di una volontà unanime: non accettare che passi il concetto, rilevato più volte sulla stampa ed espresso anche dal sindaco di Lucca Tambellini, che tutta l’intera operazione di scissione asimmetrica ed il conseguente accordo con Toscana Energia, siano stati concepiti per “salvare” il personale del Gruppo Gesam”.
“Dalla lettura dei documenti – spiegano i lavoratori – messi a disposizione per la prima volta nel mese di febbraio 2016 (determina Lucca Holding numero 11) non emerge infatti nessun riferimento a tutele sindacali particolari, se non quelle, che di diritto spettano in ogni caso ai lavoratori del gruppo. Anzi dai medesimi documenti traspare possibile, il trasferimento immediato della sede Gesam altrove, sul territorio nazionale e traspare evidente l’intento di vendere Toscana Energia, entro 24 mesi dall’espletamento della gara del gas, la rimanente quota azionaria di Gesam Reti, detenute da Lucca Holding con conseguente definitiva sparizione della realtà Gesam che opera sul territorio dal 1973”.
“Inoltre – spiegano ancora le Rsu dell’azienda – con motivazioni pretestuose da parte della Ddirezione generale di Gesam Spa e da parte della presidenza di Gesam Gas & Luce, viene impedita da un mese a questa parte, la partecipazione di tutti i lavoratori delle varie società, alle assemblee sindacali. Senza ragionevoli motivazioni, si assiste ad una progressiva separazione societaria, ancor prima che la scissione asimmetrica sia stata formalizzata, con l’unico scopo di “dividi et impera”. I lavoratori chiedono da una anno a questa parte, di poter dire la loro in merito a questa enorme operazione societaria, ma sono sempre stati esclusi dalle valutazioni che li riguardano, ed i pochi tavoli di conciliazione aperti dall’amministrazione comunale a seguito di una strenua battaglia sindacale, non hanno portato a nulla. Le nostre richieste, non sono anacronistiche o dettate dalla volontà di mantenere chissà quale tipo di privilegio. Chiediamo semplicemente per noi e per le nostre famiglie, un futuro certo, consapevoli di svolgere il nostro dovere in società che non si trovano in condizioni di crisi economica e che, solo per motivi che ci sfuggono, devono essere annullate”.
“E’ necessario pertanto chiude il comunicato – da parte di chi amministra la nostra città, rivedere la propria posizione che in questo momento non è a favore dei lavoratori del gruppo Gesam e dell’intera città. Ci auguriamo, che nelle valutazioni di questa sera in consiglio comunale, ove l’amministrazione è chiamata a riferire sulla “situazione Gesam”, non venga strumentalizzata da parte di nessuno la posizione dei lavoratori del gruppo Gesam. Noi ci saremo e sin da domani siamo pronti a proseguire la nostra battaglia sindacale”.