La Croce Verde di Ponte a Moriano compra la sede

2 marzo 2016 | 09:00
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La Croce Verde di Ponte a Moriano compra la sede

di Roberto Salotti
Il via libera è arrivato ieri dalla giunta Tambellini: l’associazione di volontariato Croce Verde adesso potrà acquistare la propria sede a Ponte a Moriano. L’esecutivo di Palazzo Orsetti ha messo la firma sulla delibera in cui si fissano tempi e modalità di pagamento, reso possibile da un finanziamento della Fondazione Crl pari a 450mila euro. Il resto della cifra per l’acquisto dell’immobile valutato in 520mila euro lo metterà l’associazione che ha già avviato una sottoscrizione per raccogliere i fondi necessari. Ora non resta altro che recarsi dal notaio per il rogito.

Secondo quanto stabilito nella delibera di giunta, il pagamento della cifra complessiva sarà rateizzato su tre anni. Al momento dell’atto notarile la Croce Verde dovrà versare 250mila euro a favore dell’amministrazione comunale: di questo denaro 150mila euro arriva dall’ente di San Micheletto che si è impegnato a versare altri 150mila euro nel 2017 e nel 2018.
Si chiude finalmente il cerchio su una vicenda che si era aperta tre anni fa, quando la giunta aveva inserito l’immobile sede della Croce Verde di Ponte a Moriano nel piano delle alienazioni. La mobilitazione che ne era seguita – e lo striscione in foto risale a quel periodo – aveva convinto l’amministrazione a tornare sui suoi passi, togliendo l’immobile dalla lista e avviando una (faticosa) trattativa con l’associazione di volontariato che non aveva alcuna intenzione di dismettere quel presidio, divenuto punto di riferimento per tutta la cittadinanza.
Alla fine, dopo una serie di perizie e controperizie sulla valutazione del valore dell’immobile al centro della trattativa, si era giunti ad un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Ora non si frappone nessuno ostacolo alla vendita dell’edificio, che sarà di proprietà dell’associazione ma conserverà la valenza di presidio pubblico.
Sì perché nell’atto di vendita il Comune disporrà di un usufrutto trentennale per il piano terra dell’immobile, che resterà a disposizione dell’amministrazione per iniziative pubbliche e per servizi territoriali.