Sicurezza, Vcs: “Limitare gli ubriachi”

4 marzo 2016 | 14:23
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Sicurezza, Vcs: “Limitare gli ubriachi”

“Speriamo che nessun innocente resti coinvolto suo malgrado nei prossimi fatti di sangue. Non ci resta che augurare una inversione di tendenza, anche se è facile prevedere che questo non potrà verificarsi sotto il presente assessorato”. Le 125 telecamere a presidio del territorio di Lucca non convincono il comitato Vivere il Centro Storico.

“Sapere che a breve verranno installate altre 24 telecamere – fa sapere – è una notizia che non può che far piacere. Questi strumenti saranno sicuramente molto utili per riconoscere l’ubriaco che ha da poco tentato di uccidere qualcuno come accaduto più volte a Porta San Pietro oppure gli ubriachi che minacciano o addirittura aggrediscono gli agenti della polizia municipale come successo in via della Polveriera e più recentemente in via Fillungo o magari quei ‘diversamente sobri’ che popolano con i loro schiamazzi fino a tarda notte le zone di corso Garibaldi, piazza San Michele, via Calderia, via Fillungo, piazza dell’Anfiteatro, Portone dei Borghi e piazza Sant’Alessandro. A prescindere dal fatto che non sappiamo dove si trova la centrale alla quale convergono tutti i video (al comando di piazzale San Donato, ndr), ci auguriamo che ci sia qualcuno che guardi e controlli in diretta quanto registrato dalle telecamere, al fine di limitare i danni, senza aspettare il giorno successivo per la mera ricerca dei colpevoli del fatto criminoso di turno”.
Per il Comitato, la soluzione del problema sicurezza sta nel “limitare la presenza di ubriachi. Basterebbe attuare il regolamento di polizia urbana vigente che proibisce i bivacchi sulla strada e sugli scalini degli edifici, imponendo la consumazione delle bevande all’interno dei locali o dei dehors, come si fa in diverse città italiane che hanno attuato questo tipo di misure e i cui regolamenti ci siamo preoccupati di passare a sindaco e assessore. Solo in questo modo i gestori dei locali sarebbero in grado di controllare l’uso e l’abuso degli alcoolici da loro venduti e quindi assumere quella funzione di controllo che il codice penale pone a loro carico. Durante i numerosi incontri effettuati con l’assessore Raspini, ci siamo resi conto che questi non è intenzionato a valutare minimamente questo tipo di percorsi nonostante i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quattro anni fa nessuno avrebbe potuto immaginare che Lucca sarebbe diventata quella zona franca che è attualmente”.