Troppe tasse sui buoni pasto, rivolta dei locali

11 marzo 2016 | 11:15
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Troppe tasse sui buoni pasto, rivolta dei locali

Prende posizione il presidente provinciale di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca Benedetto Stefani, sulla questione dei costi lievitati oltremisura per le attività di settore che incassano i buoni pasto. “Crediamo – afferma Stefani, che di Fipe è anche componente di giunta a livello nazionale – che sia arrivato il momento di una presa di posizione forte su un argomento che è, sì, di ambito nazionale, ma che produce pesanti ricadute economiche anche a livello locale. La nostra Federazione si sta muovendo da tempo ai massimi livelli per chiedere al Governo correttivi per un sistema che, nato come un giusto bonus per i lavoratori, è diventato ormai una causa di pesanti perdite economiche per i ristoranti e i pubblici esercizi che lo accettano”.

“Si tenga conto – aggiunge Stefani – che ad oggi per ogni buono pasto del valore di 5 euro, ad un ristoratore finiscono in tasca realmente 3,60 euro. Questo significa che 1,40 euro a buono pasto, vale a dire il 28 per cento del suo valore, finisce in commissioni, servizi aggiuntivi e costi di gestione. Appare persino inutile, vista la sua evidenza, l’enorme e negativa ricaduta che su larga scala tutto ciò produce per tutte le attività che accettino questa forma di pagamento. Ed è altrettanto evidente che in questo modo non si possa più andare avanti”. Concetti, quelli espressi da Stefani, che vengono rafforzati ulteriormente da Aldo Cursano, presidente regionale e vicepresidente vicario nazionale della Fipe: “I buoni sono diventati ormai cattivi – commenta Cursano -. La norma, anziché salvaguardare il valore facciale del buono pasto e l’uso corretto dello stesso nella rete dei pubblici esercizi e della gastronomie convenzionate, ha invece alimentato la speculazione e l’uso distorto dello stesso ai danni dei ristoratori e degli stessi lavoratori. O il Governo interviene con decisione in questo ambito, oppure il nostro settore si vedrà costretto a valutare altre soluzioni”.