
Mantenere i servizi esistenti sul territorio, nonostante le difficoltà crescenti dovute alla riduzione delle risorse per il sociale sia da parte della Regione che a livello statale. E’ questo il principio che ha regolato la scelta di procedere ad un bando per l’affidamento in concessione delle Rsa comunali, come ha detto martedì sera in consiglio comunale il vicesindaco Ilaria Vietina, ricordando ancora una volta che Palazzo Orsetti si è trovato di fronte ad un bivio: chiudere servizi o mantenerli procedendo tuttavia ad una riorganizzazione e razionalizzazione.
Una scelta che, a livello sociale, non riguarderà soltanto le case di riposo. Gli uffici comunali, infatti, sono al lavoro per un bando simile anche per gli asili nido. Anche in questo caso è la concessione ai privati la formula scelta dall’amministrazione comunale.
L’iter è alla sua fase iniziale ma la volontà è quella di procedere ad una riorganizzazione anche di questo servizio. Non solo anziani, quindi ma anche prima infanzia. A confermarlo è stato l’assessore al sociale Ilaria Vietina, rispondendo ad una domanda avanzata dalla consigliera comunale di Rifondazione, Roberta Bianchi, nel corso del dibattito al consiglio comunale aperto sulle Rsa, che chiedeva conto dell’intenzione di procedere ad un bando di gara per la concessione dei nido. “E’ vero – ha confermato il vicesindaco -: abbiamo intenzione di procedere in questo senso”. Probabilmente si procederà per “lotti”, ma l’assessore per ovvi motivi non è entrato troppo nel dettaglio, assicurando tuttavia che saranno creati gli spazi doverosi per il confronto. “Non sono atti – ha soltanto aggiunto – che intendiamo fare per una ricerca di consenso e ne siamo consapevoli. L’unico obiettivo è quello di mettere ordine e riorganizzare i servizi per tempo. Se non facciamo in questo modo, il sistema sociale rischia di implodere a causa dei continui tagli e della scarsità delle risorse”.
Il sistema della concessione, come si sa, è finito già nel mirino per le case di riposo, anche se l’amministrazione comunale, come ha chiarito bene il sindaco Alessandro Tambellini, non ha intenzione di fare passi indietro. Pur nella consapevolezza di scelte che rischiano anche di essere “impopolari”. Tanto che il pubblico presente alla seduta si è allontanato dall’aula di fronte alle parole del primo cittadino (Leggi). E sindacati e Rsu dei lavoratori delle case di riposo comunali (Pia Casa e Monte San Quirico) sono pronti – hanno già dichiarato – ad organizzare un’altra giornata di sciopero e manifestazioni di piazza. Quanto agli asili nido, l’assessore Vietina ha chiarito che in centro ne esiste già uno affidato in concessione dalla precedente amministrazione: “Segno – ha detto – che una scelta del genere non è evidentemente così fuori luogo”.