Il 16% degli studenti vittima di bulli almeno una volta

14 marzo 2016 | 11:46
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Il 16% degli studenti vittima di bulli almeno una volta

Niente terreno fertile per bulli e cyberbulli, a Lucca: mentre su base nazionale (dati Istat) si parla di un 20 per cento di ragazzi che subiscono prepotenze nelle scuole, in città il dato scende al 5 per cento. Ancora minori i dati sul cyberbullismo, che si attestano al 3% per le forme più frequenti e toccano il 16% per quelle occasionali. Questi i dati salienti che emergono dalla ricerca che ha portato all’elaborazione del progetto No Trap, realizzato dal laboratorio di studi longitudinali in psicologia dello sviluppo dell’Università di Firenze, in collaborazione con la Provincia di Lucca, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la collaborazione del Lions club Lucca host.

Presentata oggi (14 marzo) a palazzo Ducale, alla presenza della consigliera regionale Grazia Sinagra, del dirigente per il servizio politiche giovanili, sociali e sportive, Rossana Sebastiani e della professoressa Ersilia Menesini (Unifi), l’iniziativa ha coinvolto molte scuole lucchesi, per un totale di 29 classi e 520 studenti coinvolti. Nello specifico: l’Isi Machiavelli – liceo delle scienze umane di Lucca, l’Isi Pertini di Lucca, l’Itis Vecchiacchi di Castelnuovo Garfagnana, l’Isi Nottolini di Lucca, l’Iti Fermi di Lucca, l’Isi Marconi a Seravezza e Viareggio, la scuola secondaria di primo grado Jenco di Viareggio e la scuola secondaria di primo grado Chelini di Lucca.
“Bisogna cercare di comprendere – spiega la professoressa Menesini – che la rete, le applicazioni e i social, se utilizzati consapevolmente, possono diventare una risorsa, e non una trappola. Il progetto che è stato elaborato prevede la formazione di 5-6 ragazzi per classe, capaci poi di fornire aiuto ai compagni, in situazioni di bisogno. Si tratta di un modello che anche paesi come la Francia e la Bulgaria stanno per adottare, considerata la sua funzionalità”.
Sinagra ricorda invece come “la Provincia sia impegnata da anni in questa lotta, per arginare un fenomeno all’inizio poco conosciuto. E’ stato fondamentale il coinvolgimento delle scuole lucchesi e, con l’aiuto dell’università di Firenze, siamo giunti a conclusioni che ci fanno sentire tranquilli rispetto al fenomeno, ma non ancora un’isola felice. Per questo l’impegno profuso crescerà ancora, perché non possiamo abbassare la guardia”.
I dati. Quanto al bullismo, a novembre e dicembre 2015, il gruppo di lavoro della professoressa Menesini ha sottoposto agli studenti un questionario, che è in corso di elaborazione. Alcuni elementi, però, sono già disponibili e permettono di avere un quadro, seppure non completo, della diffusione del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole del territorio.
Ad essere coinvolti sono stati 381 studenti. Di questi solo il 5% ha dichiarato di subire abitualmente angherie da parte di compagni di studi, con una frequenza da 2/3 volte al mese a più volte alla settimana.
Il 16%, invece, ha dichiarato di aver subito almeno una o due volte una qualche forma di prepotenza nel periodo preso in esame. Per quanto riguarda i comportamenti agìti, solo il 4% degli studenti ha ammesso di aver effettuato una qualche forma di abuso almeno 2 o 3 volte al mese, mentre il 20% ha dichiarato di averlo fatto almeno una o due volte nel periodo indicato.
Anche sul versante del cyberbullismo è stato proposto un questionario. L’1,3% degli studenti coinvolti nella ricerca ha affermato di essere vittima abituale di cyberbullismo, da 2/3 volte al mese fino a più volte alla settimana, mentre circa il 12% degli studenti ha affermato di aver subito una qualche forma di prepotenza online negli ultimi 2-3 mesi.
Analoghi i risultati anche dalla parte di coloro che agiscono da cyberbulli: il 2% ha dichiarato di aver effettuato prepotenze online da 2 a 3 volte al mese fino a più volte a settimana, mentre il 9% degli studenti ha ammesso di aver perpetrato una qualche forma di abuso online almeno una o due volte nell’arco degli ultimi 2-3 mesi.
Sia nel caso del bullismo, sia in quello del cyberbullismo, dalla prima analisi dei dati non sembrano esserci differenze significative per quanto concerne il fenomeno agito e subito tra le scuole secondarie di primo grado e le superiori.
Il progetto No Trap, inoltre, va evolvendosi. Da quest’anno, al fine di rendere ancora più efficace il progetto, è stato deciso di coinvolgere in maniera ancora più attiva gli insegnanti delle scuole che hanno aderito all’iniziativa. Accanto al modello di peer education – che prevede la formazione intensiva di alcuni studenti che, a loro volta, avranno il compito di trasferire le proprie conoscenze ai compagni – sono sempre più coinvolti anche i docenti, in modo da fornire loro, oltre alle basi teoriche necessarie per riconoscere i fenomeni in questione, anche gli strumenti pratici per poter supportare i ragazzi nel corso delle attività di classe.
Altra importante novità è stata la creazione di un nuovo sito web del progetto – www.notrap.it – , dove, accanto ai diversi contenuti fruibili a chiunque, è attiva una ‘community’ a cui possono iscriversi solo i ragazzi sotto i 18 anni di età, dove, in maniera anonima e sotto la supervisione di amministratori adulti e appositamente formati, gli iscritti potranno richiedere o fornire il proprio supporto agli altri utenti.
Il lavoro, quindi, sempre più è destinato a svolgersi su più livelli – online e faccia a faccia – e a coinvolgere un sempre più alto numero di attori – psicologi, studenti, insegnanti – con la finalità di ridurre l’incidenza dei comportamenti di bullismo e vittimizzazione, ma, al tempo stesso, di migliorare il clima scolastico e promuovere atteggiamenti di legalità e convivenza nella scuola e nella comunità.
Anche quest’anno, inoltre, il Lions club Lucca host, con il contributo del Leo club di Lucca, ripropone il concorso Noncadiamointrappola e invita gli studenti a produrre uno slogan contro il bullismo o il cyberbullismo, facendo uso di linguaggi diversi – dal cartellone, al fumetto, al video – da diffondere attraverso Facebook. Al termine del concorso, gli autori degli elaborati più votati – attraverso i like su Fb – riceveranno un premio da parte del Lions Club Lucca Host e Leo Club Lucca, che si riservano di premiare anche l’elaborato che sarà ritenuto più efficace. I video dovranno avere una durata tra i 45 e un minuto e 30 secondi di durata. Il termine per la presentazione delle opere è previsto per il 30 aprile e la premiazione avverrà nel mese di maggio. Questo l’indirizzo della pagina Fb del concorso: clicca qui.

Paolo Lazzari