Cisl Fp: “L’ospedale per acuti ha fallito”

15 marzo 2016 | 10:11
Share0
Cisl Fp: “L’ospedale per acuti ha fallito”

La visita del governatore Rossi all’ospedale San Luca non ha lasciato soddisfatti gli operatori. A ribaltare la ricostruzione del presidente della Regione è la Cisl Fp, con il sindacalista Luciano Cotrozzi: “Si cerca di far passare messaggi che non risultano essere corrispondenti a ciò che il sistema offre e a ciò che ne pensano gli operatori sanitari – dice – Risulta a Cisl Fp che gli operatori del San Luca non siano affatto soddisfatti del nuovo ospedale, né della sua organizzazione, che, basata sul concetto di intensità di cure mostra quotidianamente le sue pecche. Soprattutto per il personale infermieristico e Pss è difficile e rischioso lavorare all’interno di un sistema che li porta a dover garantire assistenza a pazienti con patologie molto diverse e che invece dovrebbero essere assicurate con personale specifico e specializzato”. “Solo così (qualità) e con organici adeguati (quantità) – dice Cotrozzi – è possibile offrire all’utenza livelli essenziali di assistenza. L’assistenza per intensità di cure e l’organizzazione del San Luca ha portato nei fatti a ricoveri brevi che, vista la carenza di posti letto sul territorio per la post acuzie, nonché difficoltà delle famiglie a seguire in casa parenti con patologie anche severe, inevitabilmente portano al fenomeno della “porta girevole”, ovvero rientri dei pazienti dimessi, per lo più anziani, che hanno necessità di nuovi ricoveri per il prosieguo delle cure, con conseguente ingolfamento del pronto soccorso”.

“A parere della Cisl Fp – prosegue Cotrozzi – il sistema di intensità di cure necessita, se non di una sua cancellazione, almeno di una importante e drastica revisione che abbia come aspetto fondante e non in modo solo dichiarato, la centralità del cittadino bisognoso di assistenza sanitaria e la specializzazione del personale ad essa collegato. Chi deve garantire servizi sanitari almeno sufficienti, dignitosi e sicuri non può mettere in primo piano l’aspetto economico e quindi il risparmio rispetto all’assistenza. I molti e autorevoli dirigenti che popolano le unità sanitarie locali, e quindi anche la usl toscana nord ovest dovrebbero trovare altre vie per gli aspetti economici, come ad esempio l’individuazione di sacche ancora presenti dove gli sprechi non mancano. Quindi, Cisl Fp non si meraviglia che all’interno dell’ospedale San Luca si vada a rivedere l’organizzazione con la creazione del reparto di ortopedia e di chirurgia, ma anzi si augura che tale riorganizzazione proceda anche nelle altre aree dell’ospedale”.