
di Roberto Salotti
Duecentomila euro di contributi per la realizzazione di una struttura polivalente a disposizione non soltanto della sagra ma di tutte le manifestazioni ed eventi paesani sono sfumati nel nulla. La Fondazione Crl li aveva accordati a suo tempo al comitato Aquilea onlus che organizza ormai da oltre tre decenni la sagra della zuppa, nota ormai ben oltre i confini della provincia di Lucca. Ma i cavilli e i dietrofront dell’amministrazione comunale hanno fatto sfumare tutto, a causa di una serie di pareri negativi che hanno fermato il progetto.
Ora però il comitato ha presentato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento dei pareri nella speranza di poter riattivare l’iter e poter portare a termine il progetto. Una cosa è certa e ne sono ben consapevoli anche i membri del comitato: sarà dura riuscire comunque a ottenere un contributo uguale a quello che era stato erogato. La Fondazione Crl, del resto, si era dimostrata più che comprensiva, rinnovando, per due volte consecutive i finanziamenti. Ma le regole sono chiare: se i soldi non vengono investiti, tornano nelle casse dell’ente disposto ad erogarle. Per questo i cittadini, in caso di sentenza positiva del Tar, chiedono anche i danni al Comune. Sostenendo di essersi esposti a causa dei tentennamenti degli uffici che prima hanno detto sì, poi ni e infine stop al progetto della “stanza” polivalente.
Il caso è scoppiato nell’estate del 2014 e meno di un anno dopo – nel giugno scorso – è finito sul tavolo del tribunale amministrativo regionale della Toscana. Che dovrà decidere se annullare il diniego della autorizzazione paesaggistica emesso dal Comune e del parere negativo della commissione comunale per il paesaggio dell’agosto 2014, oltre che della relazione tecnica con proposta di parere contrario inviata alla Sovrintendenza dal responsabile del procedimento.
“La questione è per tutti noi molto spiacevole – spiega Stefano Battistini, segretario del comitato di Aquilea -: inizialmente, nel 2010, l’amministrazione aveva dato parere favorevole al nostro progetto, tanto che lo avevamo sottoposto al bando della Fondazione Crl, ottenendo un finanziamento di 200mila euro che sarebbe potuto anche crescere, una volta fatto partire il progetto. Purtroppo, però, quando si doveva arrivare al dunque e ottenere i permessi la pratica prima si è bloccata poi ha avuto parere negativo. Ci è stato detto che nel passare del tempo si erano esaurite le volumetrie residue per la nostra zona urbanistica, nonostante quelle metrature ci fossero state accordate in prima battuta dalla stessa amministrazione. Prima ancora ci era stato detto – prosegue Battistini – che il progetto non poteva essere realizzato perché la nuova struttura sarebbe sorta in un territorio soggetto a rischio idrogeologico. Allora con tanta pazienza e buona fede, abbiamo dato tutte le garanzie del caso mettendo a punto concretamente un piano d’azione. Nulla. Alla fine c’è stato detto che non ci sono più le volumetrie. E nel frattempo i soldi della Fondazione Crl si sono volatilizzati. E’ un peccato – commenta il segretario del comitato – perché avremmo creato una struttura per tutta la cittadinanza e non solo per la sagra della zuppa”.
E a proposito di sagra, zuppa e Aquilea: quest’anno la storica manifestazione non appare nel calendario di Vivi Lucca 2016. Il comitato aveva presentato un progetto articolato di eventi paralleli alla manifestazione ma sono stati cassati: “Non capiamo come possa essere accaduto – sottolinea il comitato -: la nostra è una manifestazione storica, tradizionale e che si svolge fuori dalle mura cittadine, tutta una serie di requisiti che avrebbero dovuto dare il massimo punteggio. E invece siamo stati tagliati fuori, così come è rimasta lettera morta la nostra richiesta di avere il marchio Decu, di denominazione di origine comunale, per la zuppa e Aquilea. Avremmo voluto poter segnalare il paese come quello della zuppa, con una apposita cartellonistica. Anche in questo caso nulla è seguito”.
(La foto è d’archivio)