Cannavacciuolo ai fornelli campione anche di simpatia

24 marzo 2016 | 10:44
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Cannavacciuolo ai fornelli campione anche di simpatia

“Fai il lavoro che più ami e non lavorerai nemmeno un giorno nella vita”. Si è presentato così lo chef Antonino Cannavacciuolo, star di Cucine da incubo e di Masterchef, che finalmente, dopo tanta attesa, è sbarcato a Lucca. Questo pomeriggio (23 marzo) infatti, lo chef stellato, grazie all’azienda Formetica, ha tenuto un incontro in una delle sale della Confindustria in cui, tra padelle, ricette e risate, i presenti si sono potuti confrontare con una visione imprenditoriale alternativa, che però incontra da sempre il gusto del cliente. Raccontando anche vicende e aneddoti della propria vita, lo chef tutto pepe ha dato la possibilità di capire come le azioni, la scelta dei collaboratori, il marketing e l’innovazione, hanno permesso nel corso degli anni di essere unico.

Cannavacciuolo durante uno dei suoi racconti ha – forse inconsapevolmente – ribadito anche uno dei punti su cui la Formetica, che proprio nei giorni scorsi ha organizzato un corso di formazione per giovani imprenditori, ha puntato molto: quello della rivalutazione dell’agricoltura.
“Quando ero bambino – spiega lo chef – mi vergognano di avere nonni contadini, adesso che sono grande invece ne vado fiero. I bambini di oggi – continua – non sanno cosa significhi prendere l’uovo dal pollaio o mungere una mucca. Avvicinarli a questo mondo è importante, abbiamo centinaia di campi vuoti con terra ottima pronti per essere coltivati ma invece importiamo prodotti dall’estero”
Sempre immerso nei suoi “spadellamenti”, lo chef ha anche spiegato, naturalmente tra battute dalla cadenza campana, che i suoi dipendenti li ha scelti tutti “a pelle”, senza nemmeno leggere il loro curriculum.
“Quando mi dicevano che quello che avevo assunto nemmeno sapeva cuocere la pasta io chiedevo ‘ma ha voglia di imparare?’ e loro mi rispondevano ‘sí, molta’ io allora dicevo ‘vedi? allora ho scelto bene'”.
Ma secondo lui, oltre al sorriso da tenere sempre a portata di faccia, per creare una buona azienda è molto importante anche il dialogo tra imprenditore e dipendenti. Coinvolgere il personale significa esseri puliti, ed essere puliti significa avere un personale che si fida e che di conseguenza lavorerà meglio e con più motivazione. L’obiettivo di questa giornata di formazione non convenzionale è stata dunque quello di rendere alla portata di tutti un’esperienza che ha prodotto risultati e che se applicata correttamente può essere ripetuta in ogni ambito.
Simpatia e umiltà da vendere quella dello chef, che nonostante le stelle Michelin e i numerosi premi non è mutata negli anni. E forse il suo punto di forza è proprio quello, una delle poche figure che ha fatto carriera senza essere disonesto e senza mettere i piedi in testa a nessuno, tirando fuori solo tanta bontà e passione.

Giulia Prete