Cisl Fp: Campo di Marte, riabilitazione da terzo mondo

La riabilitazione alla Cittadella della Salute al Campo di Marte è “abbandonata a se stessa” dalla direzione della Asl. Pur tra gli sforzi del personale, il servizio, secondo Luciano Cotrozzi della Cisl Fp, presenta molte criticità a cui si chiede una “urgente soluzione”. “Ormai da tempo – esordisce Cotrozzi – la sanità lucchese dimostra i suoi limiti e le sue difficoltà. Già in passato Cisl Fp ha segnalato pecche e necessità di una revisione del modello assistenziale per intensità di cure. Questo modello, incentrato a parere di Cisl Fp solo sull’aspetto del non spendere si va a ripercuotere purtroppo anche sul livello territoriale, evidenziando ad esempio le criticità della Cittadella della Salute. Uno degli aspetti critici della Cittadella è sicuramente il servizio territoriale della riabilitazione, che, nonostante il forte impegno del personale che vi opera, come i fisiatri, i fisioterapisti e i massofisioterapisti, sembra abbandonato al suo destino dalla Direzione della usl”.
“E’ palese – aggiunge Cotrozzi – la necessità di spazi adeguati per svolgere tutta l’attività ambulatoriale prevista, mentre ad oggi la situazione appare da terzo mondo: infatti per il personale in servizio e per la numerosa utenza sono a disposizione solo due stanze con ammassati quattro/cinque lettini per stanza, mentre frequente è il ricorso all’utilizzo di un lettino nell’antibagno. Facile comprendere il babelismo che si viene a creare durante l’attività lavorativa: privacy inesistente, non rispetto delle più elementari norme igieniche e rischio lavorativo per gli operatori. Risulta a Cisl Fp che gli stessi cittadini che devono usufruire del servizio abbiano più volte segnalato la situazione incresciosa al numero verde, ma purtroppo senza alcun esito. E’ doveroso segnalare anche la difficoltà in cui si viene a trovare quotidianamente il personale per la carenza di materiali: gli elettrodi che servono per l’elettroterapia non vengono più comprati da molto tempo nonostante la necessità della loro sostituzione, pesi , cerotti e oli necessari alla fase riabilitativa non vengono forniti , tanto che comincia ad affiorare nel personale l’idea di acquistarli direttamente per poter fornire un servizio utile alla cittadinanza. Ma possibile andare avanti così? L’azienda ha un gruppo di operatori coscienziosi, professionalmente validi e anziché valorizzarli anche sotto il punto di vista logistico al fine di potenziare le loro capacità sembra abbandonarli in un limbo dal quale, per motivi economici, è difficile uscire. Anzi, a dimostrazione della scarsa considerazione e segnale aggravante, è stato inventato per questo personale un tipo di orario che, pur rispettando le ore contrattualmente previste e coperte dallo stesso personale, lo porta, in caso di assenze a rientri forzati pena decurtazioni economiche per il marchingegno del conteggio ore. A parere della Cisl Fp è necessario per evitare penalizzazioni al personale un urgente intervento riparatorio della dirigente professionale che dovrebbe uscire dall’immobilismo che ultimamente la sta caratterizzando e dare risposte positive a chi gestisce. Ritornando sulla questione degli ambienti, Cisl Fp sollecita la direzione a portare avanti con la massima urgenza la ristrutturazione degli spazi della ex psichiatria dove, in una sua metà potrebbe trovare dignitosa soluzione il servizio territoriale di riabilitazione. I costi non sono da portare a giustificazione: cittadinanza e operatori hanno diritto a risposte che vadano nel senso del loro rispetto”.