Cisl: pronto soccorso, Asl non neghi i problemi

6 aprile 2016 | 13:45
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Cisl: pronto soccorso, Asl non neghi i problemi

Senza un organico adeguato i problemi del pronto soccorso del San Luca non potranno essere risolti. Parola di Luciano Cotrozzi della Cisl Fp che dopo le rassicurazioni dell’Asl punta nuovamente il dito contro l’attuale modello di gestione della sanità. Prendendo atto della “volontà di risolvere il caso della Riabilitazione”, ma legandosi al dito, dice lui stesso, le promesse della direzione dell’Asl. “Il potere oggi purtroppo monocratico che caratterizza la gestione della sanità stabilito da leggi riguardanti l’organizzazione del servizio sanitario e, di contro l’impoverimento del potere di intervento della Conferenza dei sindaci portano inevitabilmente ad un sordo confronto dei sindacati con la direzione aziendale che, ad ogni critica risponde con la negazione su quanto evidenziato, asserendo invece che il sistema funziona E’ il caso di sottolineare come in realtà la necessità di rivedere il meccanismo sia impellente”, dice Cotrozzi.

I problemi, secondo il sindacalista, ci sono eccome. “Liste di attesa lunghe, carenza di personale con conseguenti ripercussioni negative sui servizi – osserva -, assistenza per intensità di cure da rimodellare, posti letto insufficienti, assistenza territoriale scarsamente modulata sull’organizzazione attuale, mobilità del personale basata sul clientelismo e senza il rispetto degli accordi sono gli aspetti che quotidianamente investono il personale dipendente e la cittadinanza. Eppure c’è chi asserisce che il sistema funziona. La direzione della Asl nord ovest dovrebbe però chiederlo al proprio personale che magari è costretto a saltare i riposi, a lavorare sotto tensione, a vedersi spostare le ferie, a essere richiamato per sostituire unità mancanti , a essere quotidianamente a rischio professionale. E dovrebbe chiederlo ai cittadini che, nel momento del bisogno, con il servizio sanitario hanno a che fare. E viene da chiederci perché nella nuova Asl vengono presi provvedimenti organizzativi non omogenei, ovvero tendenti a caratterizzare e riguardare le ex Asl confluite. Ma allora, qual è il senso di unificare il tutto in una grande Asl?”.
Poi i nodi riabilitazione e pronto soccorso: “Cisl Fp – prosegue Cotrozzi – prende atto dell’impegno a risolvere i problemi di spazi della riabilitazione della Cittadella della Salute del Campo di Marte e, come Striscia la notizia insegna, fa un nodo al fazzoletto e poi nuovamente interviene. Per quanto concerne il pronto soccorso del S. Luca, fermo restando l’impegno di tutto il personale e l’attenzione alla sua funzionalità da parte della responsabile, poco può essere fatto se non si vanno a potenziare gli organici: la dimostrazione è nell’uso dell’istituto della reperibilità che, in quel settore come in altri, da parte della direzione è diventato strumento, non consentito da norme e sentenze, di sostituzione di personale mancante, anziché fatto eccezionale riservato all’emergenza. Cisl infine apprezza il chiarimento della direzione sul medico che qualche soggetto aveva incomprensibilmente dato per spostato dal pronto soccorso alla direzione sanitaria pur essendo lo stesso medico ancora in certificato e ancora non valutato dal medico competente. Forse qualcuno, chissà per quali motivi corre troppo e per il troppo correre alla fine inciampa”.