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Avere un figlio gay o una figlia lesbica è davvero una prova difficile da superare? Rappresenta un problema da affrontare e da risolvere, o piuttosto altro non è che una possibile opzione che a un certo punto della vita si può presentare ad ogni genitore, che è quindi chiamato ad accettare con serenità di essere diverso dai propri figli? Si concentra su queste ed altre domande simili l’incontro che l’associazione LuccAut, assieme all’associazione Agedo e col patrocinio della Provincia e del Comune di Lucca organizza per venerdì prossimo (8 aprile), alle 21, nella sala Maria Luisa di Palazzo Ducale. Dopo la visione del film documentario Due volte genitori, che racconta proprio l’esperienza di alcune madri e alcuni padri alle prese col coming out dei propri figli, ci sarà spazio per il dibattito e il confronto coi presenti.
“Cara mamma, caro papà, niente paura: siamo solo gay, lesbiche e transessuali – lancia la provocazione, non senza un pizzico di ironia, il presidente di LuccAut Raffaele Ciampi –. Tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con quel momento della vita in cui abbiamo deciso, o siamo stati in qualche modo costretti, ad essere sinceri coi nostri familiari. E, naturalmente, non è sempre stato facile. Questa occasione di confronto nasce proprio dalla consapevolezza che la conoscenza, accompagnata dal rispetto reciproco e dell’amore, è il miglior mezzo per non fare drammi rispetto a qualcosa che può alla fine accadere a tutti. E per questo invitiamo chi ha dubbi a riguardo, o semplicemente curiosità, a partecipare alla nostra iniziativa. Perché, a volte, essere felici è anche più semplice di quello che crediamo”. La serata è ad ingresso gratuito. L’associazione LuccAut è anche su facebook, con la sua pagina omonima.