Mammini: “Idea casello blocca assi? E’ una cazzata”

Nessun consumo di nuovo suolo e niente colate di cemento in territorio rurale. A precisarlo, ancora una volta, è l’assessore all’urbanistica del Comune di Lucca, Serena Mammini, prendendo spunto da un tema dibattuto (e oggetto anche di qualche perplessità) nell’esame del nuovo piano strutturale nell’apposita commissione. Mammini torna anche sul caso del casello a Mugnano, spiegando che non esistono nel piano indicazioni su uno spostamento di Lucca Est o sulla realizzazione di un nuovo svincolo. Viene soltanto individuata una fascia di rispetto dove non potranno essere realizzate costruzioni per eventuali e condivisi interventi sulla viabilità. Di sicuro, sostiene Mammini, nulla che possa mettere in crisi il progetto degli assi viari. “Una cazzata”, commenta stizzita.
L’assessore comincia la sua riflessione, affidata ad un post su Facebook, partendo dalle questione delle “nuove” costruzioni, smentendo il dato di previsione di 1.700 nuovi edifici.
“Nel dimensionamento del nuovo piano strutturale – spiega l’assessore – si possono prevedere, in quindici anni, un massimo di 1625 nuove unità abitative (compresa l’edilizia sociale), da intendersi come singoli alloggi (appartamenti) e non come nuovi immobili di cui 650 (40%) di nuova costruzione e 975 (60%) da ricavarsi attraverso interventi di recupero e rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. Se non ci saranno esigenze di trasformazione in 15 anni, tutto rimarrà com’è; se ci saranno, questo è il tetto massimo che il piano strutturale stabilisce”.
“Queste previsioni di trasformazione e i conseguenti interventi, sia di nuova edificazione che di recupero – prosegue Mammini -, possono essere localizzate soltanto all’interno del perimetro del territorio urbanizzato individuato dal piano strutturale sulla base di un attento rilievo degli insediamenti esistenti. Non è pertanto previsto nuovo consumo di suolo rurale, salvo limitati casi indicati dalla legge e comunque con esclusione della residenza. Il piano strutturale – aggiunge – dispone che le previsioni di nuova edificazione possano essere individuate dal successivo piano operativo solo a fronte di maggiori o uguali previsioni di recupero del patrimonio edilizio esistente (è pertanto in funzione di quanto si prevederà di recuperare che saranno possibili eventuali nuove edificazioni). Nel primo piano operativo, infine, non potrà essere autorizzato più del 60% delle unità abitative (inclusa l’edilizia sociale) previste nel piano strutturale. Il piano strutturale stabilisce inoltre regole da rispettare nel piano operativo al fine di garantire un bilancio complessivamente positivo tra recupero e nuova edificazione. In particolare è disposto che almeno la metà della superficie territoriale (area totale di intervento) interessata dalle previsioni di trasformazione urbanistica individuate dal piano operativo (sia di nuova edificazione, sia di recupero) debba essere destinata a spazi pubblici e di uso pubblico (principi di perequazione e compensazione). Nel caso di nuova edificazione inoltre la metà della superficie territoriale interessata deve essere riservata e comunque lasciata e progettata a verde”.
Poi la stoccata sul casello a Mugnano. “Riguardo ancora al fantomatico casello di Mugnano ribadiamo per l’ennesima volta a chi cade dal pero – scrive la Mammini – che da nessuna parte si parla di spostamenti di caselli, ma si prevede, come tutti sanno, un corridoio di salvaguardia infrastrutturale per lo studio e la verifica di fattibilità per un’eventuale progettazione di un nuovo casello autostradale, sull’A11. L’altra cazzata che ho letto anche ieri è che si intralcerebbe l’iter degli assi viari: nelle carte del piano il progetto formalizzato degli assi viari è riportato conformemente, tra le fasce e gli ambiti di salvaguardia sono compresi anche quelli per la mitigazione paesaggistica e ambientale a beneficio del territorio interessato dalla infrastruttura. Tutte le valutazioni devono essere fatte nelle opportune sedi, con gli enti preposti e con i comuni della piana, ci mancerebbe”.