Palasport, lavori per riaprire la piscina a settembre






di Roberto Salotti
Peccato che nessuno, salvo gli autorizzati, possa accedere al tetto del Palasport. Non solo per godere una vista unica sulla città e sul circondario che da lassù è assai particolare – e lo dimostrano le foto scattate dai droni dei tecnici -, ma anche per rendersi conto, personalmente, del lavoro certosino eseguito sulla copertura del palazzetto che da sempre provocava le odiose infiltrazioni d’acqua che, in qualche caso, hanno raggiunto, perfino il parquet al di sotto dove si allenano e giocano le squadre del basket. Ora, ad un anno dal completamento di quei lavori, non piove più al Palatagliate. E non accadeva ormai da almeno 35 anni. Con l’obiettivo di renderla ugualmente fruibile in sicurezza, si apprestano adesso a partire i lavori alla piscina, chiusa ormai dal settembre scorso a causa delle sfondellamento dei soffitti che ha, tuttavia, portato a rilevare gravi problemi di staticità che l’amministrazione comunale intende risolvere in modo sistematico e nell’arco dell’estate.
La road map è fissata: sul tavolo dell’ufficio edilizia sportiva c’è già il progetto complessivo che prevede non solo di porre rimedio al rischio di crolli dal soffitto, ma propone una serie di azioni di consolidamento delle strutture portanti e un loro adeguamento alle più recenti norme anti-sismiche. “Le opere prevedono un ulteriore stanziamento di 200mila euro, di cui 80mila serviranno alla messa in sicurezza del soffitto della piscina e si tratta di lavori già finanziati con fondi propri dell’amministrazione comunale”, ha detto l’assessore all’edilizia sportiva Francesca Pierotti che insieme all’assessore allo sport Celestino Marchini era presente al sopralluogo, insieme ai tecnici dell’ufficio, della commissione lavori pubblici del Comune, richiesta in particolare dal presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli.
“Necessariamente – ha aggiunto l’assessore – si procederà per lotti. Il primo, per l’appunto, risolverà il problema del rischio crolli del soffitto. Poi si procederà con i lavori di consolidamento più urgenti in modo da far riaprire la piscina entro il mese di settembre e non doverla chiudere più per fare spazio a nuovi cantieri”.
Si tratta, infatti, di lavori di straordinaria manutenzione che al momento della chiusura nel settembre scorso non erano previsti. “I motivi che hanno fatto sì che si arrivi ora all’affidamento dei lavori – ha spiegato il tecnico dell’ufficio edilizia sportiva presente al sopralluogo – derivano dal fatto che le verifiche fatte alla struttura hanno evidenziato problemi statici, che andavano ben oltre il caso del cosiddetto sfondellamento del soffitto. Per questo – ha aggiunto – abbiamo commissionato una progettazione complessiva per compiere una operazione globale sull’intera struttura. Con il primo stralcio del progetto si porrà rimedio al rischio crolli dal soffitto, e si inizieranno gli interventi di consolidamento statico. Il progetto è in approvazione e cercheremo di stringere il più possibile i tempi per la gara d’appalto in modo da assegnare velocemente i lavori e far riaprire la piscina a settembre”.
Un crono-programma confermato dall’assessore Pierotti che, all’arrivo al Palatagliate, ha guidato la visita insieme all’assessore Marchini, che ha fatto un po’ da cicerone e buon “padrone” di casa. Del resto, dopo mesi di sopralluoghi al cantiere per il rifacimento del tetto del Palasport, ormai conosce questo posto come le sue tasche: “E’ stato necessario procedere per priorità – ha spiegato Marchini – e il problema della infiltrazioni dal tetto andava assolutamente risolto. Ora faremo lo stesso con la piscina”. “Gli step sui lavori sono stati concordati punto per punto con la commissione di vigilanza – spiega il tecnico del Comune – e dopo la piscina andranno avanti, seguendo un cronoprogramma stabilito anno per anno”. Per ora l’impegno economico è stato più che importante. Per il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza de alle ringhiere delle terrazze esterne sono già stati investiti 450mila euro e le opere sono completamente concluse. Ora si aggiungono altri 200mila euro da “spendere” nel corso del 2016.
“Questi lavori – ha spiegato l’assessore Pierotti – sono stati fortemente voluti da questa amministrazione che per prima è intervenuta per adeguare e mettere in sicurezza il palazzetto”. Eppure, era almeno dal 1986 che il Palatagliate attendeva interventi per mettersi al passo con i tempi. Poi, con il passare degli anni, i nodi sono arrivati al pettine.
“Dopo 35 anni – spiega soddisfatto il direttore dei lavori – non piove più al Palatagliate. Siamo riusciti in un intervento complesso da cui discendono poi tutti gli altri”.
Ora ci sarà da rimboccarsi le maniche per riportare a nuovo la piscina che dopo diversi mesi di inattività è un luogo un po’ lugubre da visitare. Sui soffitti ci sono due punti in cui l’intonaco e il cemento sono crollati, proprio sopra la piscina. L’intervento che sarà compiuto prevederà la smussatura del materiale sottostante all’intonaco, il posizionamento di una rete di protezione e una completa imbiancatura. Poi nella fase due seguiranno gli interventi di consolidamento statico alle cerniere di cemento armato tra travi e pilastri. Una volta conclusi i cantieri alla piscina, seguiranno altri interventi alla struttura, come il rifacimento dei bagni e altri ritocchi che, al momento, possono attendere. Finora è stato completato il restauro del tetto e le balaustre delle terrazze esterne sono state sostituite e messe a norma, e sono state approntate uscite di sicurezza anche nel piano interrato.