
Le emissioni dell’antenna per la telefonia mobile di via Guidiccioni a San Concordio rispettano il limite di attenzione fissato dalla normativa in materia per gli ambienti abitativi. Lo conferma Arpat, intervenendo a precisare alcune affermazioni di una residente, Lucia Magni, che si era detta preoccupata per i rilievi svolti nella sua abitazione (Leggi). Anzitutto, Arpat precisa, smentendo la signora, che la stabilità delle installazioni degli impianti di telefonia non è materia di competenza dell’Agenzia e pertanto nessun tecnico si è espresso sull’argomento. I monitoraggi, quelli sì, sono invece di competenza Arpat e hanno rilevato emissioni nella norma.
Arpat, infatti, ha eseguito per l’impianto di via Guidiccioni sopralluoghi e misure il 9 ottobre e il 20 ottobre scorso: “Il massimo valore di campo elettrico è stato rilevato all’abitazione al secondo piano dell’edificio di via Guidiccioni 142 (dove vive la signora, ndr) e dove la misura con strumentazione a banda larga su 6 minuti ha mostrato un valore pari a 2,06 V/m”.
“Successivamente è stato eseguito un monitoraggio in continua nel periodo dal 20 ottobre al 3 novembre sulla terrazza posta al terzo piano dell’abitazione al civico 185 di via Puccetti, in corrispondenza di uno dei punti più significativi individuati durante le misure in banda larga – spiega Arpat -. Il monitoraggio in continua ha indicato un valore massimo delle medie sulle 24 ore pari a 2,10 V/m con medie su 1 minuto comprese tra 1,36 V/m e 2,76 V/m. I valori più elevati sono stati registrati in particolare durante i giorni dal 29 ottobre al 1 novembre, in concomitanza con la manifestazione Lucca Comics. A seguito di una modifica della configurazione dell’impianto, Arpat ha eseguito un nuovo monitoraggio nella medesima terrazza nel periodo dal 15 gennaio al 29 gennaio: il nuovo monitoraggio infatti ha mostrato un valore massimo delle medie sulle 24 ore pari a 2,08 V/m con medie su 1 minuto comprese tra 1,61 V/m e 2,61 V/m. Il valore massimo delle medie sulle 24 ore risulta del tutto confrontabile con quello rilevato nel precedente monitoraggio (2,10 V/m). Le misure effettuate hanno mostrato il rispetto del limite di attenzione di 6 V/m fissato dal Dpcm dell’8 luglio 2003 per gli ambienti abitativi”.