Fondazione Crl, bilancio ok: 29 milioni per territorio

Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, bilancio in sicurezza. Anche l’esercizio 2015 dell’ente di San Micheletto si chiude con risultati da sottolineare. E intanto vanno avanti gli interventi per il territorio. Le erogazioni, anche nel 2015, sono state superiori ai 29 milioni di euro e altri progetti concordati con le amministrazioni hanno visto e vedranno la luce. Su tutti il completamento del restauro delle mura urbane e la riqualificazione della pineta di Viareggio.
Ma sono solo alcuni dei tanti esempi che traspaiono dalle 435 pagine del documento approvato ieri dall’assemblea dei soci all’unanimità e questa mattina dall’organo di indirizzo. A presentarlo il presidente della Fondazione, Arturo Lattanzi, il direttore Marcello Bertocchini e l’organo di indirizzo al completo.
I dati del bilancio
Il 2015 si è chiuso con un avanzo di gestione di 37,6 milioni di euro. Un dato che permette di far salire il patrominio a un miliardo e 209 milioni e il fondo per le erogazioni a 29 milioni (era 27,5 milioni). Stabile a 34 milioni, invece, il fondo di stabilizzazione. Le erogazioni deliberate toccano per il 2016 quota 29,3 milioni, un dato inferiore solo al 2014 ma che porta le erogazioni in un quinquennio a oltre 142 milioni di euro.
Una Fondazione che non conosce crisi, dunque, grazie all’oculata gestione del patrimonio e alla diversificazione degli investimenti, che permette alla realtà lucchese di attestarsi al nono posto in Italia per patrimonio, al settimo per erogazioni e all’ottavo per avanzo di esercizio.
“Abbiamo messo in completa sicurezza il bilancio – dice Lattanzi – e i dati parlano chiaro. In quattro anni abbiamo creato 177 milioni di reddito, di cui 112 distribuiti e 64 accantonati. Se a questi numeri si aggiungono quelli investiti nell’housing sociale e gli investimenti per il complesso di San Francesco si arriva a 188 milioni di euro”.
E in più la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è stata negli anni in grado di attrarre in Lucchesia interventi anche da parte di altri enti, soprattutto dalla Regione: “Si pensi – dice Lattanzi – ai 15 milioni per il Ponte sul Serchio, ai 2,5 milioni per le Mura, ai 900mila euro per la realizzazione del museo della Francigena alla Casa del Boia, ma anche agli 800 mila del ministero dei beni culturali concessi alla Soprintendenza per le Mura e ai 14,8 milioni di euro in contribuzioni di Province e Comuni per l’edilizia scolastica”. Un dato che, aggregato, parla di interventi, diretti, indiretti o “favoriti” per 226 milioni e mezzo di euro
Gli interventi realizzati nel 2015
Sono 650 gli interventi realizzati nel 2015 per un totale di 29,3 milioni di euro nei quattro settori di competenza della Fondazione: 11,9 sono stati realizzati nel settore educazione e ricerca, 9,7 in arte e cultura, 4,5 per volontariato (che comprene anche l’assistenza agli anziani e la formazione giovanile), 2,1 milioni per lo sviluppo locale e 1,1 per la salute pubblica.
Fra gli interventi in educazione e ricerca i principali riguardano il finanziamento a Imt tramite la Fondazione Lucchese per l’alta formazione e la ricerca (1,320 milioni di euro), l’edilizia scolastica (oltre 20 milioni per 58 interventi di cui 8 ancora in via di realizzazione per circa 6 milioni di euro) e l’innovazione scolastica (in 5 anni sono stati concessi a bando oltre 2,2 milioni di euro). Finanziati dalla Fondazione anche i corsi di laurea della Fondazione Campus (394mila euro), il master Flafr/Celsius (115mila eur) e la ricerca industriale per il sistema economico locale (295mila euro).
Tanti gli interventi anche nel settore dell’arte, attività e beni culturali per circa 10 milioni di euro. Interventi ce non sono solo tesi alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale (fra i tanti il restauro della chiesa di Marlia e della Rocca Ariostesca e l’apertura di una nuova area di scavi della Massaciuccoli Romana), ma anche il sostegno ad attività culturali ed artistiche come mostre, concerti e spettacoli. Si va dal Festival Puccini alla Versiliana, dal Carnevale alle mostre della Fondazione Ragghianti fino agli eventi in San Francesco. Fiore all’occhiello di quest’anno, poi, l’acquisto della Madonna del Latte del Civitali, protagonista di una mostra ad hoc a Villa Guinigi ed ora esposta in Fondazione.
E’ di 4,5 milioni di euro il sostegno al volontariato, che comprende anche l’accantonamento di 1 milione di euro per il fondo per il volontariato. Di queste cifre 335mila euro sono destinati all’assistenza sociale a soggetti svantaggiati, 110mila all’assistenza agli anziani, 75mila all’assistenza economica a soggetti in difficoltà e 50mila per la cooperazione internazionale. Significativi gli interventi per la Fondazione Volontariato e Partecipazione e per il Festival del Volontariato (180mila euro) e 120mila per il progetto dell’Acri di apertura di un pozzo dell’acqua in Burkina Faso.
2,1 milioni di euro, infine, sono stati destinati allo sviluppo locale e ai lavori pubblici in genere, fra i quali spiccano gli interventi al mercato del Carmine e alla pineta di Viareggio 1,1 milioni alla salute pubblica. Anche se su questo regna l’incertezza legata in particolare alla riorganizzazione per area vasta. “Con l’Asl unica – dice Lattanzi – vedremo come intervenire visto che il piano triennale vede un investimento complessivo di 750mila euro. Ma vorremmo che fossero destinati, ovviamente, al nostro territorio di riferimento”.
Le Mura di Lucca
Un discorso a parte meritano gli investimenti sulle mura per cui questa mattina l’organo di indirizzo ha destinato altri 1,530 milioni di euro. L’impegno totale dal 2012 per il monumento cittadino è stato di oltre 12 milioni e mezzo di euro. Di questi ne sono stati già spesi 9,860 per il restauro della cada del Boia, della Casermetta San Salvatore, del paramento eterno, della casermetta San Pietro e di porta Elisa oltre che per la riduzione dell’asfalto, la sostituzione dell’illuminazione (primo e secondo lotto) e la realizzazione di una pista ciclopedonale. In corso lavori di restauro a porta San Jacopo e Porta San Donato Nuova, il terzo lotto della riduzione dell’asfalto e della sostituzione dell’illuminazione e i lavori alla casermetta San Regolo, sede dell’Opera delle Mura dove dopo la sistemazione del tetto, in tempo per l’edizione 2016 di Murabilia, verrà anche realizzato un nuovo ascensore per l’accesso alle mura urbane dei disabili. L’ultimo stanziamento, approvato questa mattina, chiuderà l’anello delle mura con nuova illuminazione e riduzione dell’asfalto.
Il sostegno al sistema bancario
Anche per sostenere il sistema bancario nazionale la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha garantito un apporto finanziario di 27 milioni di euro. “Guzzetti (presidente Acri, ndr) – dice il presidente Lattanzi – ci ha esposto le difficoltà del sistema bancario nazionale e non potevamo sottrarci anche se sappiamo che, dal punto di vista finanziario, probabilmente per i porossimo anno non ci saranno ritorni dal punto di vista economico dall’investimento nel Fondo Atlante”. “Ma – spiega Bertocchini – con questa operazione è come se avessimo messo in sicurezza 10 o 15 volte il patrimonio della Fondazione. Se, infatti, ci fosse un crollo dell’intero sistema gli effetti sulla Fondazione sarebbero ben più gravi”.
L’investimento nella Banca del Monte
Fra tanti dati positivi qualche dato negativo è comunque presente, e non potrebbe essere altrimenti. Uno di questi è quello fatto nel 2012 con l’acquisto del 20 per cento delle quote della Banca del Monte possedute dalla Fondazione omonima: “Lo scopo – spiega Lattanzi – era quello, sfruttando la possibilità di incidere nella maggioranza qualificata prevista da statuto, di avere una banca in tutto e per tutto lucchese, con sportelli, servizi e altro. Ma negli anni, come molte altre banche, i risultati sono stati negativi. E per questo quest’anno, prudenzialmente, abbiamo deciso di abbassare di 11,1 milioni il valore della nostra partecipazione, mettendo ulteriormente al sicuro il nostro bilancio”. E alla fine anche il presidente ammette: “Vista a posteriori – dice – un’operazione del genere non l’avremmo fatta”.
La modifica dello statuto
Ultimo cenno, prima dei saluti di rito, all’adesione al protocollo di intesa fra ministero dell’economia e delle finanze e Acri che ha dato il via al processo di autoriforma delle fondazioni. Nel caso della Fondazione Crl, però, poco cambierà: “Per quanto ci riguarda – dice Lattanzi – modifiche sostanziali non ne avevamo da fare, comunque il nuovo statuto è già stato approvato e inviato per l’approvazione al ministero dell’economia e delle finanze. Nello specifico, infatti, eravamo già sotto il numero previsto di componento dell’organo di indirizzo, siamo ben lontani dal tetto per i compensi previsti per gli organi della Fondazione, ovvero 517mila euro l’anno contro in limite di 1,2 milioni. Per la durata dei mandati, poi, siamo già ai limiti minimi con i nostri quattro anni. Le modifiche, insomma, hanno riguardato più la forma della sostanza e la formalizzazione dei criteri per la nomina dei componenti dell’organo di indirizzo. C’è poi un ulteriore obbligo di trasparenza e di pubblicazione attraverso i nostri siti di alcuni documenti. Cosa che già per larga parte provvediamo a fare”:
Il futuro della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Il prossimo futuro dell’ente di San Micheletto è “blindato”. La situazione patrimoniale, infatti, permette di affrontare, secondo i suoi vertici, anche eventuali annate negative. “Qualora ci fosse un anno peggiore – dice il direttore Bertocchini – siamo tranquilli che non intaccheremo il patrimonio e, anche grazie al fondo per le erogazioni, saremo in grado di intervenire fino a 24-25 miioni di euro”. “D’altronde – spiega Lattanzi – non c’è un investimento tale da mettere in crisi la Fondazione, ma una notevole diversificazione degli investimenti e una valutazione prudenziale degli accantonamenti”.
Tutto bene anche se i tassi della Bce dovessero rimanere invariati: “E’ ovvio – dice Bertocchini – che tutto questo ci costringe a rischiare di più. Ma abbiamo valutato una redditività del patrimonio pari al 4 per cento che, ipotizzando una inflazione dell’1,4 per cento ci permette di “spendere” il residuo 2,6 per cento, che rappresenta appunto la cifra di circa 29 milioni di euro”.
Enrico Pace