
La musica dà ali al pensiero. Recitava così Platone, ormai migliaia di anni fa. Ma con questa mattina (6 maggio), grazie al Lucca Classica Musical Festival, un po’ di quella filosofia sembra essere tornata, almeno al teatro del Giglio. E’ qui infatti che si è tenuta l’inaugurazione della manifestazione, ormai giunta alla sua seconda edizione, organizzata dall’associazione musicale lucchese con la collaborazione della Fondazione Banca di Risparmio di Lucca e con il sostegno di Lucar Bmw e Tagetik.
Circa 60 appuntamenti che si terranno in tre giorni, a partire da oggi, nei teatri, palazzi, musei e piazze della città, che ha dato i natali non solo al maestro Giacomo Puccini ma anche a geni della musica come Catalani, Geminiani e Boccherini. Una manifestazione che prosegue, grazie anche al contributo del direttore artistico Simone Soldati, un percorso intrapreso per favorire la fruizione di preziose testimonianze di creatività e di ingegno umano che il più delle volte rimangono fuori dall’universo di molti.
La mattinata è stata aperta dai suoni di tamburello di Giulio D’Agnello che, quasi a ritmo di una malinconica pizzica salentina, ha presentato alcuni rari strumenti della tradizione popolare dell’intero mondo latino e delle culture limitrofe.
La giornata è proseguita con le parole di Giuseppina Rota, psicologa e psicoterapeuta che utilizza la musica come strumento di lavoro.
“La musica attiva il cervello – spiega la dottoressa – riesce a creare il pensiero. Grazie al suono degli strumenti si accendono le aree sensoriali della nostra mente, che proverà lo stesso piacere che percepiamo quando vediamo la persona di cui siamo innamorati. Per questo – conclude- è importante fare esperienze musicali”.
A colorare ulteriormente il primo step della manifestazione sono stati anche Luigi Puxeddu e Gabriele Ragghianti, che con il famoso “do di petto” cantato anni fa dal tenore Duprez proprio al teatro del Giglio, hanno affascinato la sala con le melodie di Rossini, insieme ai loro rispettivi violoncello e contrabbasso. Si racconta che la duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone, fosse appassionata proprio della musica di Rossini e che, nell’ormai lontano 1819, a teatro si tenne la prima de L’Aureliano in Palmira.
Il programma dopo la seconda giornata
Dopo l’entusiasmante apertura il Lucca Classica Music Festival apre la sua seconda giornata con tanta musica e con Palazzo Ducale protagonista della mattinata. Le porte della Sala Ademollo si spalancheranno alle 9,45, per un buongiorno con il violoncello di Claude Hauri e il pianoforte di Corrado Greco. Da non perdere, alle 11,30, il concerto con Pietro De Maria, considerato dalla critica uno dei migliori pianisti a livello internazionale, che eseguirà musiche di J.S.Bach.
Alle 12, un’interessantissima conversazione (e forse della musica), tra il celebre violoncellista Mario Brunello e il giurista e costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Tutti gli appuntamenti della mattina sono gratuiti. Nel pomeriggio, alle 14,15 il primo dei concerti ospitati nei musei nazionali della città con Adriano Falcioni (organo) e gli archi dell’Arcos Quartet del Royal College of Music di Londra a Palazzo Mansi (ingresso gratuito). Alle 16 al Real Collegio, invece, un evento realizzato in collaborazione con Anteprima Vini con un incontro dedicato alla letteratura e la musica per banchetto con Elisabeth Lochmann (violino), Lorenzo Giovannelli (viola) e Gabriele Micheli (spinetta). Per questo concerto è previsto il biglietto d’ingresso di Anteprima Vini. Alle 16.30 al baluardo San Colombano Boccherini sulle mura con l’Associazione Musicale Fiorentina e gli allievi delle scuole Manzoni di Marlia, Carducci e Chelini di Lucca.
La seconda giornata di Lucca Classica si conclude al Teatro del Giglio, alle 21,15, con il l’atteso concerto del Quartetto della Scala e del pianista Simone Soldati con musica di Boccherini, Puccini e Ravel. Il concerto sarà aperto da una conversazione tra il giornalista e musicologo Oreste Bossini e il teologo Vito Mancuso, che ha preparato in esclusiva per questa occasione un testo originale con una riflessione sul rapporto tra musica e esistenza. I biglietti (12 euro intero e 10 euro ridotto) sono in vendita alla biglietteria del Teatro.
Per ulteriori informazioni www.luccaclassica.it
Giulia Prete