
Viabilità e assi viari, tutta l’attenzione, negli ultimi tempi, è stata messa sull’ipotesi del nuovo casello a Mugnano e sul finanziamento, che non arriva ancora, per la realizzazione delle nuove strade che dovrebbero permettere i bypassare il traffico dell’attuale circonvallazione. Una novità, invece, è passata in sordina ed è quella che riguarda le osservazioni per la nascita del famigerato asse est-ovest, quello che sostanzialmente dovrà correre in parallelo all’attuale autostrada e collegare i territori di Lucca e Capannori per poi collegarsi all’asse nord-sud per la Garfagnana. La principale novità riguarda la cancellazione dell’ipotesi del sottoattraversamento dell’acquedotto del Nottolini.
Troppo costoso, si è detto, nell’ambito dell’intero progetto. Ma qual è la soluzione alternativa al sottopasso? L’idea è una soluzione “alla via Consani”, ovvero che le due corsie dell’arteria stradale passino sotto gli archi del monumento già “spezzato” per la realizzazione dell’autostrada. Ovviamente, affinché l’opera trovi realizzazione, occorrerà fare spazio in tutte le aree a verde che si trovano a ridosso dell’autostrada ed anche espropriare alcuni manufatti che si troverebbero lungo il tracciato. Andrebbe poi trovata una soluzione per la passerella pedonale e ciclabile che permette l’attraversamento dell’autostrada proprio all’altezza dell’acquedotto del Nottolini. Un’opera, quindi, in qualche modo invasiva alla stregua del nuovo e ipotizzato casello di Mugnano, almeno secondo quanto è possibile capire sulla carta. E che, paradossalmente, potrebbe trovare un’alternativa proprio con la nascita del nuovo casello, che vedrebbe un collegamento diretto da una parte con i nuovi assi viari, dall’altra, una volta aperto il varco del sottopasso di via Ingrillini, con la città, anche attraverso un nuovo sovrappasso che potrebbe essere realizzato per il collegamento diretto con i Macelli, altra zona della città da riqualificare.
Intanto proprio in via Ingrillini procedono secondo il cronoprogramma i lavori per la conclusione del sottopassaggio che dovrebbe inaugurare nell’autunno prossimo. Tutta da stabilire, invece, la circolazione una volta riaperto il varco servito dal passaggio a livello. Il tutto per non creare un nuovo “imbuto”, all’altezza dell’altro incrocio con la ferrovia all’altezza di via di Tiglio. Se, infatti, il sottopasso agevola il passaggio da San Concordio a San Filippo e quindi al nuovo ospedale, non così lo è verso la città, stante il doppio ostacolo della linea ferroviaria. A via dei Macelli si accederà, comunque, solo da via di San Filippo anche se è tutto da decidere il senso di marcia che assumerà la strada, perché l’attraversamento del sottopasso ferroviario non permette lo spazio per il passaggio di due auto. Sulla viabilità della zona per quando si inaugurerà l’opera, comunque, le ipotesi sono almeno tre e sul tavolo dell’assessore al traffico Celestino Marchini.
Una circolazione cittadina, dunque che, assi viari o no, è destinata in qualche modo a cambiare. Con quali effetti si potrà sapere solo dopo l’entrata in vigore delle novità