
di Roberto Salotti
C’è un altro esposto all’Anac contro l’ipotesi della scissione asimmetrica di Gesam, soluzione proposta da Lucca Holding per andare alla gara del gas con Toscana Energia e risolvere la questione degli affidamenti illegittimi di servizi alle società del gruppo, come riconosciuto dalla stessa autorità anticorruzione in una prima nota giunta all’amministrazione comunale sulla base delle segnalazioni fatte da Altero Matteoli. Alle osservazioni del senatore di Forza Italia, infatti, si sono aggiunte quelle inoltrate subito dopo dal consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angelini e a cui l’Anac deve ancora dare una risposta.
Nell’esposto Angelini aveva precisato meglio alcune osservazioni contenute nella segnalazione di Matteoli, in particolare nel punto in cui si faceva notare che le alienazioni di società di servizi come Gesam possono attuarsi solo attraverso gare di evidenza pubblica e quindi non con la procedura di scissione. L’anima di Governare Lucca, invece, aveva integrato quell’osservazione allegato la norma specifica dell’ordinamento degli enti locali che vieta – ribadisce Angelini – di procedere con la scissione asimmetrica, che non prevede nessun tipo di gara pubblica.
Ma non è finita qui, perché al primo esposto ne è seguito un altro subito dopo la diffusione della risposta dell’Anac alla segnalazione di Matteoli. Angelini ha ripreso carta e penna chiedendo chiarimenti su un punto controverso della replica dell’anticorruzione e che riguarda proprio l’ipotesi della scissione asimmetrica. “L’Anac – spiega il consigliere Angelini – parlando della scissione asimmetrica fornisce una risposta vaga e secondo me contraddittoria quando dice che essa deve essere compiuta secondo le norme del codice dei contratti. Ma questa è una contraddizione nei termini, perché è come se si dicesse che non servono le gare ad evidenza pubblica. Su questo punto, con una seconda nota, ho chiesto che venga fatta chiarezza”.
Secondo Angelini la soluzione per risolvere l’impasse è un’altra e lo ha spiegato anche stamani in seno alla commissione partecipate: “La strada giusta da percorrere è quella che era già stata indicata dall’ex amministratore della Holding Stancanelli – osserva -: quella cioè che prevedeva la costituzione di un’Ati con Toscana Energia per la partecipazione alla gara. Dal mio punto di vista non c’è altra soluzione per evitare di cedere la Gesam al controllo di Toscana Energia”.
Sul fronte poi delle osservazioni sulla illegittimità presunta degli affidamenti alle società del gruppo Gesam, sostenuta dall’Anac, Angelini è stato chiaro: “L’Anac è chiara anche su questo: il Comune non pensi di togliere i servizi a Gesam per riportarli sotto la Lucca Holding: dovranno passare direttamente al Comune ed essere affidati attraverso una gara pubblica”.
Sul caso Gesam, insomma, le decisioni andranno prese a breve e l’iter seguito alla prima risposta dell’Anac è stato al centro della commissione partecipate che si è svolta questa mattina (12 maggio) a Palazzo Santini. L’assessore Giovanni Lemucchi ha informato i consiglieri che è stato costituito un gruppo di lavoro tra assessori, uffici e legali per valutare punto per punto le osservazioni di Anac e proporre le controdeduzioni entro il termine del 26 maggio prossimo. Nel suo parere, come ormai è noto, l’Anac ha ritenuto illegittimi gli affidamenti di servizi alle società figlie di Gesam, perché, secondo Anac, i contratti stipulati per luce e calore esulano dalle competenze per le quali era stata fondata la società partecipata. Il responso dell’Anac ha messo il Comune di fronte ad un bivio, invitando l’amministrazione a valutare se revocare gli affidamenti e riportare i servizi ‘in house’, in presenza di un “interesse pubblico” a compiere questa rivoluzione. L’alternativa della scissione asimmetrica resta tuttavia ancora in campo ed è per questo che si stanno sondando altri esperti. L’obiettivo del Comune, infatti, è raccogliere tutti i contributi possibili e valutare le conseguenze di entrambe le opzioni, in termini di fattibilità economica ma anche finanziaria e sociale.
Dal canto suo, Lucca Holding contribuirà con altre consulenze: due erano già state affidate il 20 aprile scorso, per vagliare la “terza via” anticipata da Piero Angelini nel consiglio comunale sul tema Gesam del marzo scorso. Il 3 maggio queste consulenze sono state integrate a seguito della risposta di Anac. L’amministratore unico di Lucca Holding, infatti, ha chiesto ai due professionisti interpellati, il professor Marcello Clarich, ordinario di diritto amministrativo alla Luiss di Roma, e Mario Libertini, docente di diritto civile e della concorrenza alla Sapienza di Roma, di valutare il parere dell’anticorruzione sugli affidamenti Gesam e approfondire tutte le questioni relative anche all’opzione della scissione asimmetrica di Gesam, la separazione tra la gestione delle reti del gas e gli altri servizi gestiti dal gruppo. Cinque determine sul tavolo del gruppo operativo.
Anche il parere dei consulenti è atteso per la scadenza del 26 maggio, data in cui saranno inoltrate le controdeduzioni del Comune all’Anac, con una proposta operativa. A quel punto si attenderà la conclusione dell’istruttoria che indicherà definitivamente la soluzione da percorrere. E a quel punto il caso dovrebbe approdare di nuovo in consiglio comunale, come richiesto da larga parte dell’opposizione.