Angelini: “Astaldi non può vendere il San Luca”

14 maggio 2016 | 18:58
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Angelini: “Astaldi non può vendere il San Luca”

“Astaldi non può vendere nessuno dei quattro ospedali, dal momento che non ne ha la proprietà, che, insieme a quella dei terreni, rimane alle Asl”. A sostenerlo è il consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angelini, che da sempre si è manifestato molto critico nei confronti del project financing per la realizzazione del San Luca. E di fronte alla paventata ipotesi della vendita, prende la parola precisando: “Astaldi, a norma dell’articolo 19/11/2007 della convenzione stilata con il Sior, ha soltanto il diritto d’uso degli edifici per tutta la durata della concessione; a meno che, la Regione e l’Asl, negli anni successivi al 2007 non gli abbiano regalato la proprietà”.

“Non mi stupisce affatto – commenta ancora Angelini – che la notizia non abbia suscitato alcun commento, né dalla politica, in particolare da Regione e Asl; né mi stupirebbe che Astaldi portasse a termine questo suo progetto finanziario, dal momento che, in Toscana e anche a Lucca, gli è stato possibile fare quel che ha voluto, a partire dall’aggiudicazione, per passare alla costruzione dei 4 ospedali, con costi che hanno superato i 600 milioni e che a Lucca è stato realizzato addirittura senza alcun permesso a costruire, per finire con la gestione disinvolta dei servizi parasanitari, che toglieranno per 20 anni importanti risorse alla sanità anche lucchese. Soltanto Governare Lucca, Valore alle idee con Luca Lucchesi e il Comitato per la sanità migliore, con Ghiselli, Papeschi e ora Di Vito, hanno tentato, nel deserto dell’opinione pubblica lucchese, di fermare una speculazione, fatta a danno del territorio e della salute dei lucchesi. Quanto ai finanziamenti per la realizzazione dell’opera, ricordiamo che in gran parte sono pubblici, 169 milioni dallo Stato, con il vincolo del mantenimento ad uso pubblico degli edifici sanitari dismessi, cioè di Campo di Marte. Il privato ha finanziato l’opera con 193.918.736 euro, però tutti, eccetto 20 milioni, messi a disposizione dal pool di banche, che devono essere restituiti, quindi, dal concessionario o da chi altro subentri, con il ricavo dei servizi parasanitari. In conclusione, cosa possa vendere Astaldi dei 4 Ospedali, rimane un mistero; spero che Enrico Rossi, di cui si ricorda il suo impegno in quest’appalto e i suoi buoni rapporti con Astaldi, chiarisca presto il mistero”.