
Tante concessioni cimiteriali sono scadute, molte altre sono invece in scadenza. Ma la maggior parte degli eredi di questi defunti forse nemmeno lo sa. Si parla, infatti, di sepolture che risalgono ad almeno 50 anni fa e per le quali le relative concessioni sono divenute ormai ‘carta straccia’, per le novità introdotte a livello legislativo. Potranno essere rinnovate, e fino ad altri 30 anni, soltanto dietro la corresponsione di un canone per il rinnovo. E’ la procedura che l’amministrazione comunale di Lucca ha deciso di attivare e affidare a Gesam, che gestisce i servizi cimiteriali per conto di Palazzo Orsetti.
Alle famiglie interessate, nel caso possano essere rintracciate, arriveranno degli avvisi che informeranno della possibilità. Le concessioni che non saranno rinnovate perderanno ragione di esistere e le relative sepolture a terra o nei locali saranno liberate. Le altre saranno invece mantenute e messe in regola con i nuovi criteri di legge.
La procedura per il rinnovo che intende attivare il Comune di Lucca ha, infatti, un duplice obiettivo: mettere in regola la situazione prorogando soltanto quelle concessioni per le quali sarà fatta richiesta da familiari o eredi e procedere così ad una riorganizzazione degli spazi all’interno dei camposanti comunali e realizzare nuove sepolture.
La procedura, che ha già avuto il via libera della commissione lavori pubblici e che domani sera (17 maggio) approderà in Consiglio comunale, prevede di affidare a Gesam la pubblicazione di un avviso per il rinnovo delle concessioni scadute o in scadenza per tutti quanti i cimiteri gestiti sul territorio comunale.
Gli interessati che vorranno rinnovare la concessione potranno darne comunicazione, entro 90 giorni, e procedere alla nuova convenzione, che potrà essere rinnovata, secondo le disposizioni di legge, per altri 30 anni. E che avrà, chiaramente, un costo. Per quelle concessioni per le quali, invece, non sarà richiesto il rinnovo, Gesam si incaricherà dello smantellamento.
La situazione a Lucca riguarda tantissimi concessioni. “Sono molte quelle che sono già scadute da qualche tempo – spiega l’assessore Francesca Pierotti – e le cinquantennali che stanno per scadere. Con questa nuova procedura vogliamo regolarizzare la situazione: non si tratta di una pratica che agirà sulle tariffe della concessione, ma su essa stessa”.