Migranti, linea dura del prefetto con i Comuni

16 maggio 2016 | 15:22
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Migranti, linea dura del prefetto con i Comuni

di Roberto Salotti
Il piano è perentorio: dimezzare la popolazione di migranti ospite alla tensostruttura delle Tagliate, gestita dalla Croce Rossa, entro la fine del mese per far fronte ai continui flussi di arrivi di richiedenti asilo che quest’estate, secondo le previsioni, saranno ancora più massicci di un anno fa. I numeri a Lucca parlano già chiaro e proprio oggi (16 maggio) si è toccato il record assoluto di 176 ospiti accolti sotto i tendoni delle Tagliate. Per questo – ed è la linea della Prefettura, avallata anche dagli enti ‘virtuosi’ in tema di accoglienza – i Comuni che ancora non lo hanno fatto dovranno ospitare anche loro altri migranti. Le amministrazioni locali avranno in sostanza quindici giorni per fare le loro contro proposte, poi la prefettura si riserverà di agire secondo quanto gli consente la legge, avendo facoltà di rivolgersi ad associazioni accreditate sul territorio dei Comuni “refrattari” e, come extrema ratio, anche alle requisizioni. Molti dei Comuni che hanno invece già accolto migranti hanno dato già disponibilità a fare ancora la loro parte, di fronte alla situazione di Lucca che rischia invece di implodere.

“Il tempo del se e del ma è definitivamente finito – chiosa l’assessore del Comune di Lucca, Antonio Sichi -: Lucca non può sostenere altri migranti per motivi di igiene e sicurezza ma anche per affrontare eventuali situazioni di emergenza. Abbiamo chiesto, e l’idea è stata condivisa sia dal prefetto Giovanna Cagliostro che dal vice vicario Fabio Marzano che alle Tagliate la popolazione di ospiti sia ridotta almeno alle 80-90 unità. In questo modo saranno disponibili posti letto in caso di arrivi massicci inattesi”. Che questo accadrà lo lasciano pensare le principali rotte migratorie verso i paesi dell’Unione Europea.
Nel corso della riunione di stamani (16 maggio) è stato fatto il punto sull’accoglienza. A Lucca i migranti alla data di oggi sono in totale 812. Il quadro complessivo, tenendo conto del rapporto di un’unità ogni 600 abitanti, ha permesso di suddividere i Comuni in tre “classi”. Anziutto ci sono i Comuni in equilibrio, quelli cioé dove risulta raggiunto il rapporto di uno a 600: tra questi ci sono Lucca con 148 migranti, Castelnuovo Garfagnana con 12, Borgo a Mozzano con 14 ospiti, Pescaglia con 8 richiedenti asilo, Piazza al Serchio con 7, Porcari con 11, Castiglione di Garfagnana in equilibrio in rapporto con la popolazione residente anche se non ospita nessun migrante, così come San Romano in Garfagnana. Completa questo gruppo Molazzana con 6 migranti. Alla seconda fascia appartengono invece i Comuni in deficit. Si tratta di quei territori dove il rapporto tra ospiti e popolazione non solo non è esaurito ma è al di sotto del previsto. In testa ci sono Pietrasanta, Montecarlo e Altopascio con nessun ospite. Si aggiungono: Viareggio con 61 migranti, Capannori con 60, Camaiore con 42, Massarosa con 19, Seravezza con 6, Barga con 6 e Forte dei Marmi con 8. Infine ci sono i Comuni in surplus, dove si ospitano migranti in un rapporto superiore di 1 su 600: ovvero Bagni di Lucca dove i richiedenti asilo sono 41, Coreglia Antelminelli dove sono 33, Gallicano 27, Stazzema 14, Pieve Fosciana 12, Camporgiano 30, Villa Basilica 15, Vagli Sotto 10, Fabbriche di Vergemoli 37 e Minucciano 10. Dati che non tengono conto dei numeri alla tensostruttura delle Tagliate, una situazione ritenuta da affrontare con urgenza perché – ammette la stessa prefettura – “non è in grado di fornire ulteriore disponibilità, proprio in coincidenza con il periodo dell’anno di massima intensificazione degli arrivi”.
Per questo, amministratori ed associazioni sono stati invitati a incrementare le proprie sinergie in un disegno complessivo di rinnovato rilancio della collaborazione inter-istituzionale per migliorare la gestione del fenomeno migratorio nel territorio di Lucca. In quest’ottica i Comuni di Viareggio, Capannori, Camaiore, Porcari, Forte dei Marmi e Barga hanno fornito nuove disponibilità per l’accoglienza. In particolare Viareggio ha dato l’ok all’arrivo di altri 25 migranti (pari al 50% del suo deficit), mentre a Capannori ne potranno essere ospitati per il momento altri 10. “Ma disponibilità l’hanno data anche altri Comuni che a dire il vero hanno già fatto la loro parte – commenta Sichi -: e questo crediamo che sia positivo”. Per altri Comuni invece il discorso è diverso: Altopascio, Montecarlo e Pietrasanta non erano nemmeno presenti alla riunione. Questi Comuni continuano a dirsi contrari o impossibilitati all’accoglienza, ma presto dovranno scendere anche loro a patti. E’ quanto è stato fatto capire anche stamani in prefettura.
Altro capitolo affrontato è stato quello delle donne migranti, per le quali si rende necessario individuare strutture appositamente dedicate, e dei minori stranieri non accompagnati, per i quali entro breve sarà concluso il procedimento di gara relativo ai gruppi appartamento promosso dalla Regione Toscana.
Sul fronte dell’accoglienza, comunque, il confronto proseguirà serrato. Proprio stamani si è deciso di fissare incontri mensili tra tutti gli attori coinvolti, in modo da affrontare di volta in volta le criticità.