
Bene i limiti alle nuove edificazioni, ma Sant’Anna non vuol sentire parlare di nuove strade. Almeno al circolo del Pd che pur votando all’unanimità le linee guida del nuovo piano strutturale, ha respinto con forza l’ipotesi di una nuova strada di collegamento dal cimitero di Sant’Anna a viale Einaudi. A confermarlo è il segretario Lido Cei che pure ha speso parole di apprezzamento per il progetto generale del piano strutturale.
“Dopo una approfondita analisi e un confronto serrato – spiega – l’assemblea ha deciso di approvare alla unanimità le linee strategiche generali del piano strutturale, soprattutto nella parte dove si sottolinea la volontà di limitare al massimo la spinta a nuove edificazioni privilegiando la ristrutturazione e il recupero di edifici già esistenti”. Per quanto riguarda il territorio del quartiere di riferimento del circolo, l’assemblea ha posto all’attenzione della amministrazione comunale, del gruppo consiliare Pd ed al partito stesso, la necessità di approfondire o modificare alcuni aspetti.
Ad esempio è stato chiesto di prevedere, al termine della concessione tra Sistema Ambiente e l’amministrazione, “la bonifica e la restituzione alla sua vocazione originale del terreno che oggi e’ utilizzato a Nave come piazzale scambiatore di mezzi adibiti alla raccolta della nettezza urbana. Il servizio potrà essere spostato in area a vocazione industriale più idoneo allo scopo – sottolinea Cei – senza con questo privare la città di Lucca di suddetto servizio e nel contempo restituire alla città un’area utilizzabile per altri scopi più adattabili alle esigenze dei residenti di Nave”.
Poi la viabilità. “La previsione di costruzione di una nuova strada di collegamento dal cimitero di Sant’Anna a via Einaudi, situata tra il fiume e via Vecchi Pardini, con l’obiettivo dichiarato sul piano strutturale, di alleggerimento della circonvallazione – spiega il circolo – ha suscitato notevoli perplessità e apprensioni circa l’impatto che tale strada potrà avere sul quartiere e pertanto si richiede un ulteriore approfondimento prima di ogni decisione definitiva. In relazione alla suddivisione del territorio lucchese in Utoe previsto dal piano strutturale, il circolo chiede che i servizi pubblici, diretta conseguenza del numero dei residenti in ogni utoe, tengano in debito conto dei rapporti interpersonali consolidati da decenni e pertanto i servizi tengano conto dei cittadini che frequentano lo specifico territorio e che possono essere identificati nelle vecchie circoscrizioni”.